Ultimo aggiornamento il 19 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Nella mattinata di oggi, il Comitato provinciale della Protezione Civile ha tenuto una seduta speciale per discutere della grave crisi idrica che sta colpendo in modo particolare le zone agricole della Valle del Tronto. L’importante incontro ha visto la partecipazione di diverse istituzioni e rappresentanti del settore, uniti nella volontà di affrontare un problema che sta mettendo a rischio le attività agricole e zootecniche della regione.
La crisi idrica nel sud delle Marche
Contesto e cause
La Valle del Tronto, un’area nota per la sua ricca agricoltura, sta affrontando una severa scarsità d’acqua che compromette le attività di numerose aziende agricole. Le recenti condizioni climatiche avverse, caratterizzate da periodi prolungati di siccità, hanno esacerbato una situazione già critica. La crisi idrica rappresenta non solo una problematica ambientale, ma ha anche forti ripercussioni economiche per agricoltori e allevatori, che vedono ridurre le proprie capacità produttive e, di conseguenza, i propri profitti.
Durante la seduta, i partecipanti hanno analizzato le principali problematiche legate all’emergenza idrica, discutendo delle misure necessarie per affrontare la situazione attuale e per prevenire future crisi. È fondamentale che le istituzioni locali, regionali e i vari soggetti coinvolti collaborino per trovare soluzioni efficaci.
La risposta delle istituzioni
Il Prefetto di Ascoli e il Dirigente Stefano Stefoni hanno coordinato la discussione, invitando i vari enti a esporre le proprie posizioni e suggerire interventi. Tra i diversi rappresentanti presenti, vi erano membri del Consorzio Bonifica Marche, Enel Green Power e l’AATO 5 Marche Sud, con l’obiettivo di delineare un piano d’azione concreto. La mancanza di acqua si sta rivelando sempre più problematica, non solo in ambito agricolo, ma anche per l’approvvigionamento idrico degli allevatori.
La Regione Marche ha già avviato diversi interventi per mitigare gli effetti di questa crisi. In video-collegamento, l’Assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini ha chiarito l’impegno della Regione e ha posto l’accento sulla necessità di un approccio coordinato tra i vari attori coinvolti.
Le misure immediate e i piani futuri
Interventi proposti
Nel corso dell’incontro, è emersa una soluzione temporanea che prevede l’uso della diga di Talvacchia per garantire un’ulteriore disponibilità di acqua. Grazie all’intervento di Enel Green Power, saranno rilasciati 3 metri cubi al secondo di acqua per un periodo di 10 ore al giorno, iniziando da mercoledì prossimo. Questa misura rappresenta un importante ripristino parziale per le aziende agricole, che potranno contare su risorse idriche aggiuntive.
Tuttavia, l’Assessore Antonini ha sottolineato che queste misure devono essere integrate con strategie a lungo termine, che considerino i cambiamenti climatici in atto e la necessità di una gestione sostenibile delle risorse idriche. La programmazione di un secondo incontro istituzionale già per il mese di settembre è stata annunciata, con l’obiettivo di discutere ulteriormente le problematiche relative alla scarsità d’acqua.
Prossimi incontri e ulteriori problematiche
Un ulteriore incontro del Comitato provinciale di Protezione Civile è programmato per il 4 settembre. Durante questa riunione, si affronteranno non solo le criticità dell’approvvigionamento idrico, ma anche la crescente mancanza d’acqua nei fontanili dei pascoli di montagna. Questa situazione di emergenza sta causando notevoli disagi agli allevatori di ovini e di altri animali, aggravando ulteriormente le difficoltà economiche in un settore già provato.
L’approfondimento delle problematiche relative alla crisi idrica sulla valle del Tronto è diventato un tema centrale, richiedendo interventi tempestivi e soluzioni condivise da parte di tutte le istituzioni coinvolte, per garantire un futuro sostenibile per le attività agricole e zootecniche della regione.