Ultimo aggiornamento il 2 Luglio 2024 by Francesca Monti
La Fotografia dell’Emergenza Siccità in Sardegna
A partire dal 62,8% al 57,4%: la situazione di emergenza derivante dalla siccità in Sardegna si evidenzia in un calo del 5,4% nei livelli di acqua disponibile negli invasi. L’ultimo dato disponibile, riferito al 30 giugno, indica che l’Isola si trova con 100 milioni di metri cubi in meno rispetto al mese precedente, con le riserve d’acqua scese da 1145,63 milioni di metri cubi a 1048,06 milioni.
Le Aree più Colpite dalla Siccità
Le campagne della parte centro orientale, come Ogliastra e Nuorese, sono fra le zone maggiormente colpite dalla siccità, ma non sono le uniche. Il Sulcis, in particolare, soffre profondamente per la mancanza di acqua. Complessivamente, il monitoraggio dell’Autorità di bacino regionale indica che la quasi totalità dei bacini artificiali si trova a un livello di pericolo che richiede una riduzione nell’erogazione dell’acqua, con priorità per le campagne seguite dall’approvvigionamento idropotabile.
Proattività nell’Affrontare il Periodo Secco
Tutte queste misure sono adottate “per gestire in modo proattivo l’eventuale persistenza del periodo secco“, evidenziando la necessità di anticipare e affrontare le conseguenze dell’escalation della siccità sul territorio Sardegna. Mentre le utenze residenziali e turistiche sembrano al momento salve per l’estate, l’irrigazione agricola è già stata interrotta in diverse zone come il distretto di Posada e le campagne di Torpè, Siniscola, Budoni e San Teodoro. Nonostante ciò, nel sud-est dell’Isola alcune comunità hanno già dichiarato lo stato di calamità, manifestando la gravità della situazione.
Zone con Livelli d’Acqua Ancora Sostenibili
Secondo i dati forniti dall’Autorità di bacino, alcune zone della Sardegna mostrano ancora valori positivi nei livelli d’acqua. La Gallura, in particolare, con l’invaso del Liscia che registra ancora un tasso del 71,7%, insieme alla zona del Tirso e alle dighe sul Flumedosa , le quali risultano interconnesse tra di loro garantendo una maggiore capacità di accumulo. Nonostante queste eccezioni, la situazione generale della siccità richiede un costante monitoraggio e un’azione preventiva da parte delle autorità competenti.
Approfondimenti
- Il testo descrive la situazione di emergenza siccità in Sardegna, evidenziando un calo del 5,4% nei livelli di acqua disponibile negli invasi. Le aree più colpite includono Ogliastra, Nuorese e il Sulcis, con la maggior parte dei bacini artificiali a un livello pericoloso che richiede una riduzione nell’erogazione dell’acqua.
La proattività nell’affrontare il periodo secco è sottolineata come misura necessaria per gestire le conseguenze dell’escalation della siccità. L’irrigazione agricola è stata interrotta in diverse zone come il distretto di Posada e le campagne di Torpè, Siniscola, Budoni e San Teodoro, mentre alcune comunità nel sud-est dell’Isola hanno dichiarato lo stato di calamità.
Alcune zone come la Gallura, con l’invaso del Liscia, e il Tirso mostrano ancora valori positivi nei livelli d’acqua. Le dighe sul Flumedosa risultano interconnesse, garantendo una maggiore capacità di accumulo. Nonostante queste eccezioni, la situazione generale richiede un costante monitoraggio e un’azione preventiva da parte delle autorità competenti.