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Ergastolo confermato per Maja, responsabile della strage di Samarate

Confermata la condanna all’ergastolo per Alessandro Maja per l’omicidio della moglie e della figlia

La Corte d’Assise d’appello di Milano ha emesso la sentenza confermando la condanna all’ergastolo per Alessandro Maja, l’interior designer di 60 anni che ha ucciso la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia nella loro casa a Samarate (Varese). L’omicidio è avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022, quando Maja ha colpito le sue vittime con un martello mentre dormivano. Il figlio maggiore, Nicolò, di 23 anni, è stato anche lui attaccato ma è sopravvissuto, seppur con gravi lesioni che lo hanno reso invalido.

La condanna all’ergastolo e all’isolamento diurno per Alessandro Maja

Oltre alla condanna all’ergastolo, la Corte d’Assise d’appello di Milano ha anche stabilito una pena accessoria di un anno e mezzo di isolamento diurno per Alessandro Maja. Questa pena prevede che Maja debba trascorrere il giorno in isolamento, con la possibilità di uscire solo di notte. La decisione della Corte è stata presa dopo un processo che ha visto la presentazione di prove schiaccianti contro Maja, compresi i resoconti delle indagini forensi e le testimonianze dei familiari.

La reazione della famiglia e il figlio Nicolò

La famiglia è stata devastata dalla tragedia e dalla successiva condanna di Alessandro Maja. Il figlio Nicolò, che è sopravvissuto all’attacco ma ha subito gravi lesioni, non era presente al processo a causa del suo ricovero in ospedale per un nuovo intervento chirurgico programmato. La sua assenza è stata notata durante il processo e ha suscitato grande emozione tra i presenti. La famiglia ha cercato di trovare conforto l’uno nell’altro durante questo periodo difficile, cercando di superare il dolore e la perdita che hanno subito.

In conclusione, la Corte d’Assise d’appello di Milano ha confermato la condanna all’ergastolo e all’isolamento diurno per Alessandro Maja per l’omicidio della moglie e della figlia. La sentenza è stata emessa dopo un processo che ha visto la presentazione di prove schiaccianti contro Maja. La famiglia è stata profondamente colpita dalla tragedia e dalla condanna, cercando di trovare conforto l’uno nell’altro durante questo periodo difficile. La storia di questa tragedia rimarrà un segno indelebile nella memoria di tutti coloro che sono stati coinvolti.

Redazione

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