Eric: una miniserie ricca di eventi, personaggi e intrecci narrativi

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Eric: una miniserie ricca di eventi, personaggi e intrecci narrativi - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 4 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Quando si tratta di costruire una storia per il cinema, la televisione o la letteratura, uno dei principali aspetti da considerare riguarda la quantità di eventi da includere nella trama. Una storia troppo lunga ma priva di avvenimenti significativi potrebbe risultare noiosa e vuota, mentre una trama eccessivamente ricca potrebbe confondere lo spettatore. In questo senso, l’abilità dello scrittore e del regista consiste nel gestire il materiale narrativo a disposizione, indipendentemente dalla sua quantità.

Spesso ci capita di imbatterci in serie tv che si prolungano inutilmente, arrivando a trascinarsi per diverse stagioni senza nulla di nuovo da raccontare. Tuttavia, oggi parleremo di un caso diverso: la miniserie Eric, creata da Abi Morgan e con protagonista Benedict Cumberbatch. Si tratta di una serie breve ma ricca di eventi, personaggi e intrecci narrativi.

“La scomparsa di Edgar e la nascita di Eric”

La storia di Eric prende il via dalla scomparsa di un bambino di nome Edgar, figlio del burattinaio Vincent e di sua moglie Cassie. Edgar scompare sulla strada per la scuola dopo l’ennesimo litigio tra i genitori. In teoria, la trama della serie dovrebbe concentrarsi sul tentativo di Vincent di comunicare a distanza con il figlio scomparso attraverso un nuovo pupazzo di nome Eric, creato sulla base degli schizzi e delle idee di Edgar. Tuttavia, la serie si discosta spesso da questa linea narrativa principale, per esplorare le vite e le storie di altri personaggi.

Oltre alla vicenda di Vincent e alla sua lotta contro l’alcolismo e i problemi coniugali, la serie segue le indagini del detective Michael Ledroit, un uomo nero e segretamente gay, il cui compagno sta morendo di AIDS. Inoltre, la trama si concentra sulle vicende cittadine e sui maneggi del politico Richard Costello.

“Un mosaico di storie e personaggi”

La miniserie Eric presenta diversi pregi, tra cui la brillante interpretazione di Benedict Cumberbatch, che dimostra ancora una volta la sua straordinaria versatilità vocale e la sua capacità di costruire personaggi complessi e sfaccettati. Inoltre, la serie si distingue per la sua capacità di scrivere, recitare e mettere in scena le numerose sottotrame che compongono la trama principale.

Tuttavia, quando si tenta di unire tutti questi fili narrativi in un unico mosaico, si presentano alcune difficoltà. Sebbene le varie storie sembrino essere legate da temi comuni, come i segreti e le fragilità dei personaggi, il rischio concreto è che alcune di esse non ricevano la giusta attenzione e approfondimento.

Inoltre, la trama principale, ovvero la storia di Vincent e del suo tentativo di comunicare con il figlio scomparso attraverso il pupazzo Eric, appare a tratti frammentata e poco coerente. Il percorso di Vincent è schizofrenico e l’elemento del pupazzo sembra perdere importanza rispetto ad altri aspetti della sua vita, come l’alcolismo e i problemi lavorativi.

“Un affresco di una città e di un momento storico”

Nonostante i suoi difetti, Eric rimane un affresco interessante di una città, di un momento storico e di una tensione collettiva. La serie riesce a catturare l’attenzione dello spettatore grazie alla sua capacità di creare un mondo vivo e vibrante, guidato da un attore di straordinaria presenza scenica come Benedict Cumberbatch. Tuttavia, il rischio di un eccesso di eventi e personaggi è sempre dietro l’angolo, e in alcuni momenti la trama appare caotica e poco chiara.

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