Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2024 by Redazione
L’eruzione vulcanica in Islanda: la più grave dal 1973
L’eruzione vulcanica in corso nel sistema vulcanico di Svartsengi, nel sud-est dell’Islanda, è considerata la più grave dal disastro delle Vestmannaeyjar nel 1973, quando l’intera isola di Heimaey fu evacuata. Gli abitanti di Grindavik, situata a circa 70 km a sud-ovest della capitale Reykjavik, stanno assistendo impotenti all’inghiottimento delle loro case da parte della lava, attraverso le webcam. Fortunatamente, l’evacuazione della città, inizialmente programmata per lunedì, è stata anticipata a questa notte, evitando così vittime umane. Tuttavia, i danni materiali sono inevitabili.
Secondo il noto scrittore Roberto Luigi Pagani, autore di ‘Un Italiano in Islanda’ e della travel guide ‘Iceland’ per il National Geographic, “nessuno è più in pericolo perché l’evacuazione è stata effettuata rapidamente e con successo”. Pagani, che vive a Reykjavik dal 2014, rassicura anche i turisti e i viaggiatori, affermando che la strada per l’aeroporto è situata lontano dalla zona dell’eruzione. Pertanto, non ci saranno impatti sull’aviazione, poiché non ci sono interazioni tra ghiaccio, acqua e magma che potrebbero produrre cenere vulcanica nei cieli. Inoltre, i venti stanno spingendo i gas emessi dall’eruzione verso il mare anziché verso i centri abitati.
L’evacuazione di Grindavik: una decisione tempestiva
Pagani spiega che l’istituto meteorologico islandese ha registrato numerose piccole scosse di terremoto nella zona a nord-est di Grindavik, dove si era verificata un’eruzione lo scorso dicembre. Queste scosse si stavano concentrando proprio sotto le abitazioni, creando il timore che potesse aprirsi una frattura eruttiva nel centro della città. Di conseguenza, è stata presa la decisione di evacuare d’urgenza Grindavik, anche se pochi giorni fa si era deciso di far rientrare le persone nelle loro case.
La Protezione Civile aveva già pianificato l’assegnazione di appartamenti agli sfollati e la ministra degli Interni aveva convocato una conferenza stampa per annunciare tali misure. Tuttavia, nelle prime ore di questa mattina, si sono aperte fratture a poca distanza a nord-est di Grindavik e le case sono state raggiunte dalla lava.
La situazione attuale e le eruzioni precedenti
La Protezione Civile ha dichiarato lo stato di emergenza per la quinta eruzione nella penisola di Reykjanes dal 2021. L’ultima eruzione nel sistema vulcanico di Svartsengi era iniziata il 18 dicembre dello scorso anno, costringendo all’evacuazione dei 4.000 abitanti di Grindavik e alla chiusura del famoso centro termale geotermico Blue Lagoon, una popolare meta turistica. In quell’occasione, Grindavik era stata risparmiata dalla lava.
Nonostante i danni materiali e l’impatto sulla vita delle persone, l’evacuazione tempestiva ha evitato perdite umane. Come afferma Pagani, “nessuno è più in pericolo perché l’evacuazione è stata effettuata rapidamente e con successo”. La situazione rimane monitorata dalle autorità islandesi, che stanno facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori.