Esplode centrale di Suviana: nuova fase di indagini

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Esplode centrale di Suviana: nuova fase di indagini - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Aprile 2024 by Giordana Bellante

La fase due dopo l’esplosione alla centrale di Suviana è iniziata, concentrandosi su accertamenti tecnici e giudiziari per comprendere le cause del collasso degli apparati di energia elettrica avvenuto il 9 aprile. Inizia così un nuovo capitolo per chiarire le responsabilità e le cause dietro l’incidente. Nel frattempo, continua l’operazione di svuotamento dei livelli otto e nove dell’impianto, ancora allagati.

Cause dell’incidente e operazioni di recupero

L’inondazione è stata causata dall’esplosione e dal danneggiamento degli apparati di raffreddamento, insieme alla quantità di acqua proveniente dalla condotta forzata collegata al lago Brasimone. Le tubature danneggiate hanno provocato il collasso delle idrovore e l’allagamento degli impianti, causando la morte delle vittime. Per accedere ai macchinari danneggiati sarà necessario rimuovere l’acqua, un’operazione che richiederà tempo. Intanto è in corso un’ispezione tecnica generale dell’impianto di Bargi per valutarne l’integrità strutturale.

Prosegue l’inchiesta e le operazioni di Enel Green Power

La procura di Bologna dispone dello strumento Scada, una banca dati che registra le operazioni nell’impianto, fondamentale per l’indagine sul caso. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo, incaricando i carabinieri di raccogliere testimonianze e incrociarle con i dati tecnici. Mentre Enel Green Power si prepara alla fase di ripartenza, la Protezione Civile nazionale e politici come Antonio Tajani seguono da vicino lo sviluppo della situazione, sottolineando l’importanza della sicurezza sul lavoro e delle inchieste in corso.

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