Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Giordana Bellante
L’estate è il periodo dell’anno in cui l’Italia è colpita da un numero significativamente elevato di fulmini. Secondo l’esperto del CNR ISAC, Sante Laviola, le statistiche dimostrano che questi eventi atmosferici raggiungono picchi notevoli nei mesi di luglio e agosto. La sicurezza durante i temporali diventa dunque imprescindibile, dato che il cambiamento climatico contribuisce a un aumento della loro intensità.
Fulmini in estate: dati e statistiche
Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato un incremento considerevole nel numero di fulmini. Solo nel 2022, si sono conteggiati oltre 5 milioni e 500 mila fulmini, mentre nel 2018 si è raggiunto il picco più elevato dal 2015 con 7 milioni di eventi. L’agosto del 2018 ha visto quasi 3 milioni di fulmini colpire il territorio, mentre nel 2022 i fulmini in agosto hanno superato i 2 milioni.
Il 2023 ha avuto un lieve calo con 4 milioni e 300 mila fulmini, ma i dati indicano comunque una forte concentrazione in luglio, un mese tradizionalmente soggetto a temporali estivi. Anche nel 2019, con quasi 6 milioni di fulmini registrati durante l’anno, luglio e settembre sono risultati i mesi più critici con circa un milione e mezzo di fulmini ciascuno.
Queste statistiche fanno comprendere come la stagione estiva sia particolarmente vulnerabile a fenomeni atmosferici estremi, e le previsioni future non tendono a migliorare, vista la crescente instabilità climatica.
Meccanismi dei fulmini: il ruolo delle condizioni atmosferiche
Laviola chiarisce che i fulmini sono spesso associati a eventi temporaleschi e grandinate, durante i quali le nubi sono cariche di ghiaccio. Questo fenomeno è accentuato nel periodo estivo, quando le nubi si sviluppano verticalmente fino a raggiungere altitudini di 10 chilometri e possono accumulare ghiaccio in maniera significativa.
Quando le nubi si caricano di energia, si comportano come conduttori elettrici, generando fulmini. Durante l’estate, questa energia disponibile aumenta notevolmente, rendendo i fenomeni elettrici tempestivi più violenti e frequenti. I cambiamenti climatici amplificano ulteriormente queste dinamiche, rendendo la previsione di eventi come fulmini e tempeste sempre più complessa.
Le zone più a rischio comprendono specchi d’acqua, aree montuose e boschive. Queste situazioni sono favorevoli alla formazione di fulmini, e l’esperto avverte che tutte le strutture a punta, compresi gli esseri umani, possono attirare questi fenomeni.
Sicurezza durante i temporali: comportamenti da adottare
In presenza di temporali, è fondamentale adottare comportamenti in grado di garantire la propria sicurezza. Laviola sottolinea l’importanza di uscire dall’acqua e ripararsi in un ambiente chiuso, come un bar o uno stabilimento balneare, dove si può trovare una protezione adeguata. Anche un’automobile può fungere da schermo, proteggendo dall’impatto diretto dei fulmini.
La presa di coscienza sui pericoli rappresentati dai fulmini è cruciale; una scarica elettrica può causare folgorazioni istantanee e incendi anche a distanza, quindi è importante prestare attenzione. La presenza costante di fulmini nelle varie regioni italiane durante l’estate impone una riflessione sui rischi e sulla necessità di comportamenti responsabili durante i temporali.
Rimanere informati e attenti ai segnali della natura è essenziale per navigare in sicurezza nel periodo estivo, un tempo noto per la sua bellezza ma anche per i suoi eventi atmosferici intensi e potenzialmente pericolosi.