Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 by Francesca Monti
AGGRESSIONE A JOURNALIST: il Contesto dell’Episodio
Un ex responsabile di Casapound per la Valle d’Aosta è stato coinvolto, insieme ad altri tre militanti di estrema destra, in un’aggressione a un giornalista della Stampa. L’episodio, avvenuto a Torino, ha scatenato polemiche e preoccupazioni riguardo alla violenza politica. Scopriamo i dettagli di quanto accaduto.
Sabato scorso, secondo quanto riportato dalla polizia di Torino, quattro militanti di estrema destra avrebbero aggredito il giornalista Andrea Joly. L’accusa mossa contro il giornalista sarebbe stata quella di aver fotografato e filmato la festa per i 16 anni del circolo Asso di Bastoni. Tra i responsabili dell’aggressione si sarebbe trovato un ex responsabile di Casapound per la Valle d’Aosta, originario di Donnas e attivo nella creazione della prima sede Casapound in regione nel 2011.
Coinvolgimento in Processo Giudiziario: Antefatti dell’Accaduto
Questo individuo aveva già preso parte, in veste di testimone, a un processo davanti al tribunale di Aosta nel 2017. Il processo, conclusosi in primo grado con condanne e un’assoluzione, riguardava un presunto pestaggio avvenuto nel centro di Aosta durante la Fiera di Sant’Orso del 2016. La vittima dell’aggressione, un ventiquattrenne di origine nordafricana, aveva riportato gravi lesioni che richiesero una prognosi di 15 giorni per la guarigione.
Trasferimento e Coinvolgimento Politico Successivo
Successivamente agli eventi giudiziari, l’ex responsabile di Casapound si era trasferito nel Canavese. Nel 2023, ha tentato di essere eletto nel Consiglio comunale di Ivrea con la lista della Lega, ma senza successo. Questo percorso politico e giudiziario evidenzia un passato controverso e una presenza che continua ad essere al centro di dibattiti e contestazioni nell’ambiente politico di estrema destra.
In sintesi, l’aggressione al giornalista e il coinvolgimento dell’ex responsabile di Casapound nel processo giudiziario confermano un contesto di tensione e problematiche legate alla violenza politica. La vicenda continua a sollevare interrogativi sulla sicurezza e sul rispetto delle regole democratiche. Seguiranno aggiornamenti sull’evolversi della situazione.
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