Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2024 by Redazione
Riflessioni sull’Evento “Famiglia ed Educazione, Capitalismo e Mercificazione” a Città di Castello
Nell’ambito dell’evento intitolato “Famiglia ed Educazione, Capitalismo e Mercificazione”, tenutosi presso la Sala Rossi Monti della Biblioteca Carducci a Città di Castello, Perugia, è emersa la voce autorevole di Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus. In un momento in cui le sfide e le crisi caratterizzano la nostra società, Ruiu ha sottolineato l’importanza di considerare la crisi come un’opportunità. In un’affermazione carica di speranza, ha dichiarato: “Con questo evento abbiamo voluto raccontare qual è il tempo e quali sono le crisi che stiamo vivendo in questo momento, ma anche ribadire che la crisi è un’opportunità.”
L’Amore per i Figli e la Costruzione di un Mondo Giusto
Ruiu ha evidenziato l’importanza di custodire e proteggere i nostri figli come priorità assoluta. Ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’amore genitoriale nel plasmare un futuro più equo e inclusivo per le generazioni a venire. “Noi siamo qui per amore dei nostri figli – sottolinea Ruiu – ed è proprio l’amore per i nostri figli un motore per restituire a loro un mondo più giusto, un mondo dove nessuno viene lasciato indietro e dove la verità e la realtà non sia nascosta dietro ideologie o dietro meccanismi dei media.”
Riflessioni sulla Famiglia e la Società Contemporanea
Durante l’incontro, la portavoce ha affrontato il tema delle fratture che hanno minato il tessuto familiare, evidenziando la separazione tra sessualità, matrimonio, procreazione, amore e persona. Ha posto l’accento sulla necessità di costruire relazioni autentiche in un contesto in cui l’individualismo e le ideologie rischiano di offuscare il senso comune. Ruiu ha concluso con una riflessione sulla storia della Chiesa e sull’evoluzione del pensiero umano fino ai giorni nostri, mettendo in luce le sfide legate alla razionalità e alla fede. “Preparando un evento differente da questo, ho provato a spiegare la storia della Chiesa dal 1600 fino al Concilio Vaticano II. Usciti dal Medioevo abbiamo costruito l’illusione che l’uomo potesse disobbedire alla Creazione, abbiamo costruito un Superuomo individualista che ha fatto sparire socialmente Dio.”