Farmaci: studio rivela che l'anticorpo coniugato nel mieloma multiplo aumenta la sopravvivenza di quasi tre volte - avvisatore.it
Una nuova combinazione di trattamento per i pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario potrebbe portare a una significativa prolungata sopravvivenza libera da progressione. Secondo i risultati di uno studio di fase 3 chiamato Dreamm-7, presentato durante la serie di conferenze dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), il trattamento con belantamab mafodotin in combinazione con bortezomib e desametasone (BorDex) ha mostrato un miglioramento del 59% nel rischio di progressione della malattia rispetto alla terapia standard con daratumumab più BorDex.
L’analisi intermedia dello studio ha evidenziato che la combinazione belantamab mafodotin ha portato a una sopravvivenza libera da progressione mediana di 36,6 mesi, rispetto ai 13,4 mesi del trattamento con daratumumab. Questo miglioramento è stato osservato in tutti i sottogruppi di pazienti, compresi quelli refrattari a lenalidomide e quelli con citogenetica ad alto rischio. Inoltre, la combinazione di belantamab mafodotin ha mostrato miglioramenti significativi in tutti gli endpoint secondari di efficacia, tra cui un raddoppio del tasso di risposta completa e del tasso di negatività della malattia minima residua.
Secondo Hesham Abdullah, vicepresidente senior di Global Head Oncology R&D presso Gsk, “il sostanziale beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione e il forte trend di sopravvivenza globale rispetto alla combinazione standard di cura con daratumumab rafforzano la nostra convinzione nel potenziale della combinazione di belantamab mafodotin nel ridefinire il trattamento del mieloma multiplo in corrispondenza o dopo la prima recidiva”.
Il mieloma multiplo è un tumore del sangue che colpisce circa 176.000 persone ogni anno in tutto il mondo. La malattia spesso diventa resistente alle terapie disponibili, quindi la ricerca di nuovi trattamenti è di fondamentale importanza. Secondo María-Victoria Mateos, responsabile dell’Unità di Mieloma e sperimentazioni cliniche presso l’Università di Salamanca in Spagna, “belantamab mafodotin in combinazione con BorDex rappresenta un miglioramento significativo rispetto al regime a base di daratumumab nel trattamento di seconda linea del mieloma multiplo”. La disponibilità di questa nuova opzione di trattamento potrebbe trasformare il modo in cui viene affrontato il mieloma multiplo durante o dopo la prima recidiva.
Gsk ha annunciato che condividerà i risultati dello studio con le autorità sanitarie di tutto il mondo. Nel frattempo, il follow-up dello studio continua e sono previste ulteriori analisi per valutare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza della combinazione di belantamab mafodotin nel trattamento del mieloma multiplo recidivante o refrattario.
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