Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
La Federal Reserve indica possibili tagli dei tassi nel 2024
La Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi di interesse fermi nella sua ultima riunione del 2023, ma ha indicato un miglioramento dell’inflazione più rapido del previsto, aprendo la porta a possibili tagli dei tassi nel prossimo anno. Secondo la maggior parte dei partecipanti al sondaggio trimestrale, potrebbero essere effettuati addirittura tre tagli dei tassi nel 2024.
Nonostante la Fed non ammetta di aver vinto la lotta all’inflazione e lasci aperta la possibilità di nuovi rialzi, le proiezioni diffuse indicano un possibile aumento dell’inflazione prezzi core, che esclude i prodotti alimentari ed energetici, del 3,2% in questo trimestre. A settembre, la proiezione era del 3,7%, mentre per fine 2024 la nuova stima è di un’inflazione core al 2,4%, in calo rispetto al 2,6% di settembre.
Crescita economica più forte negli Stati Uniti
Le stime della Federal Reserve sulla crescita economica negli Stati Uniti sono migliorate rispetto a dicembre 2022. Mentre i partecipanti al sondaggio stimavano una crescita dello 0,5% per quest’anno, le indicazioni attuali parlano di un aumento del 2,6%, che rappresenterebbe un aumento più forte rispetto all’anno precedente.
Secondo la Fed, “gli ultimi indicatori suggeriscono che la crescita dell’attività economica ha rallentato rispetto al ritmo sostenuto nel terzo trimestre. L’aumento dei posti di lavoro si è moderato rispetto all’inizio dell’anno, ma rimane forte, e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno, ma rimane elevata”.
La Fed rimane attenta ai rischi di inflazione
Nonostante il sistema bancario statunitense sia considerato solido e resiliente, la Federal Reserve riconosce che le condizioni finanziarie e creditizie più restrittive per le famiglie e le imprese potrebbero pesare sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione. Tuttavia, la portata di questi effetti rimane incerta.
La Fed conferma la sua volontà di tornare al target del 2% per l’inflazione e rimane molto attenta ai rischi di inflazione. Continuerà a monitorare attentamente la situazione economica e ad utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per raggiungere i propri obiettivi.