Fede, arte e vino: il corso "La vite e i tralci" torna nella diocesi di Roma - Occhioche.it
Riprende il popolare corso “La vite e i tralci” organizzato dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della diocesi di Roma. Quest’iniziativa, dedicata a esplorare la profonda connessione tra fede, arte e cultura del vino, si terrà presso la parrocchia Santi Protomartiri Romani. Gli incontri, previsti per ogni sabato pomeriggio, promettono di essere un’esperienza arricchente e coinvolgente per tutti i partecipanti.
Il primo incontro, fissato per il 9 novembre, avrà come tema “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande “. Durante la lezione, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire la storia dell’enologia antica, con un particolare focus sui monaci benedettini della Borgogna e il loro legame con la tradizione vinicola. La celebrazione del vino sarà accompagnata da una selezione di degustazioni, tra cui il Saperavi e il Pinot Nero, i cui sapori e profumi intrecceranno la narrazione biblica e l’arte della viticoltura.
Il 16 novembre si proseguirà con “Io sono la vite e voi i tralci “. In questa sessione, i partecipanti potranno assaporare il rinomato Arneis e il celebre Barolo. La lezione si concentrerà su come la vite simboleggi il legame tra il divino e l’umano, portando a una riflessione sull’importanza della comunità e della fede, il tutto mentre si gusta un vino che racconta storie millenarie di passione e dedizione.
Il terzo incontro, in programma per il 23 novembre, esplorerà il tema “La vigna del Signore è il suo popolo “. Questo appuntamento si focalizzerà sul significato del vino nell’arte e nel simbolismo religioso, sottolineando la Chiesa come vigna mistica. I partecipanti assaggeranno il Grechetto e il Cesanese, vini che rappresentano la ricchezza delle tradizioni vinicole italiane. L’incontro offrirà un’analisi della rappresentazione del vino nelle opere d’arte, sottolineando come questo elemento non sia solo un prodotto della terra, ma anche un simbolo di sacralità e comunità.
A chiudere il ciclo sarà l’incontro del 30 novembre, dedicato a “Le nozze di Cana “. Qui, il vino è visto come un simbolo di festa e gioia. In questa lezione, i partecipanti potranno degustare Champagne e Moscato d’Asti, vini legati a momenti di celebrazione e convivialità. Questo incontro rappresenta un’ottima opportunità per riflettere su come il vino possa fare da ponte tra sacro e profano, celebrando l’amore, la gioia e la comunità attraverso l’arte del bere.
Il corso sarà tenuto da Marco Cum, teologo e sommelier masterclass della Scuola europea sommelier, figura riconosciuta che porterà la propria esperienza e competenza nel condurre le lezioni. Per partecipare, al costo di 120 euro, i partecipanti avranno accesso a un pacchetto che include la degustazione dei vini, i bicchieri pensati per la valutazione sensoriale, un attestato di frequenza, uno stuzzichino salato ad ogni incontro e un sottobicchiere personalizzato, realizzato a mano, a testimonianza della partecipazione a questa esperienza unica.
L’iniziativa offre un’interessante opportunità di apprendimento e riflessione, mescolando con sapienza elementi di fede, cultura e arte, consolidando così il legame profondo tra la comunità e le tradizioni vinicole. Si tratta di un’iniziativa da non perdere, anche perché rappresenta l’ultima replica di questo corso all’interno della diocesi romana.
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