Fedriga (Regioni): destra e sinistra non usino sanità per consenso - avvisatore.it
Il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, ha criticato l’uso dei temi sanitari come strumento politico per ottenere consensi. Durante il convegno ‘La sanità del futuro – un bene indivisibile da Nord a Sud’, promosso da InRete al ministero della Salute, Fedriga ha sottolineato come sia ormai comune che sia la destra che la sinistra utilizzino la questione della sanità per guadagnare punti politici, spesso promettendo cose irrealizzabili o dannose per il cittadino.
Secondo Fedriga, è necessario porre fine a questa pratica e smettere di considerare il diritto alla salute come uno strumento propagandistico. Ha citato l’esempio del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina, sostenendo che eliminarlo non porterebbe a nessun beneficio, anzi potrebbe causare danni.
Durante il convegno, è emersa la necessità di adottare un approccio olistico alla sanità, che tenga conto delle diverse esigenze e realtà presenti nel Paese. Fedriga ha sottolineato che la sanità è un bene indivisibile da Nord a Sud e che è fondamentale garantire un’assistenza di qualità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro provenienza geografica.
Inoltre, è stato evidenziato come sia importante investire nella prevenzione e nella promozione della salute, anziché concentrarsi solo sulla cura delle malattie. Questo approccio permetterebbe di ridurre i costi a lungo termine e migliorare la qualità della vita delle persone.
Infine, il presidente della Conferenza delle Regioni ha sottolineato la necessità di un cambio di mentalità nel sistema sanitario italiano. Fedriga ha affermato: “Non ci possiamo permettere come sistema Paese di ragionare in questo modo, lo scalpo del diritto alla salute come arma propagandistica deve finire“.
Ha invitato tutti gli attori del settore a lavorare insieme per garantire un sistema sanitario efficiente ed equo, che metta al centro le esigenze dei cittadini. Solo attraverso un approccio collaborativo e un impegno comune sarà possibile affrontare le sfide future e garantire a tutti il diritto alla salute.
In conclusione, il presidente della Conferenza delle Regioni ha messo in luce l’importanza di smettere di utilizzare la sanità come strumento politico e di adottare un approccio olistico che tenga conto delle diverse realtà presenti nel Paese. È necessario investire nella prevenzione e nella promozione della salute, e lavorare insieme per garantire un sistema sanitario efficiente ed equo. Solo così sarà possibile assicurare a tutti i cittadini il diritto alla salute.
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