Femminicidio a Torino e tentato omicidio a Novara: due casi di violenza che scuotono il Piemonte

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Femminicidio a Torino e tentato omicidio a Novara: due casi di violenza che scuotono il Piemonte - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 by Redazione

Un drammatico fatto di cronaca ha colpito Torino, dove un uomo ha accoltellato la sua ex moglie davanti ai figli, mentre un altro caso di violenza è avvenuto a Novara. Entrambi gli episodi pongono l’accento su un problema di violenza di genere che continua a imperversare, nonostante le misure di protezione previste dalla legge.

L’omicidio a Torino: la tragedia di Roua Nabi

L’episodio avvenuto a Torino ha scosso la comunità locale. Ben Alaya Abdelkader, un uomo di 48 anni di origine tunisina, è accusato di aver accoltellato la sua ex moglie, Roua Nabi, di 34 anni, nella loro abitazione situata alla periferia nord della città. La violenza ha avuto luogo nel corso di un litigio, durante al quale l’uomo ha sferrato un colpo letale al torace della donna, che è morta poco dopo in ospedale.

Nonostante l’uomo indossasse un braccialetto elettronico, misura di protezione imposta dal giudice a causa di episodi di violenza nei confronti della donna, i dettagli su come sia riuscito a compiere l’atto sono ancora oggetto di indagine. L’attacco è avvenuto davanti ai figli della coppia, un dramma che ha segnato profondamente i giovani testimoni, in particolare il figlio di 13 anni, che ha cercato di seguire il padre mentre tentava di scappare.

Diverse segnalazioni di violenza domestica erano già state fatte dalle autorità competenti, ed ora si apre un interrogativo su come la giustizia e le forze dell’ordine possano aver avuto delle falle nell’applicazione delle misure restrittive. Le indagini sono state avviate per comprendere le dinamiche che hanno permesso che questo tragico evento avvenisse, nonostante l’uso del braccialetto elettronico.

Tentato femminicidio a Novara: la violenza davanti alla scuola

Un altro caso violento ha avuto luogo in provincia di Novara, precisamente a Sorisio, dove un uomo di nazionalità senegalese è accusato di aver investito e poi colpito con un coltello la sua ex moglie. L’aggressione è avvenuta davanti alla scuola del loro figlio, creando grande paura tra i presenti.

L’uomo, di circa 40 anni, ha prima tentato di investire la donna, di 39 anni, per poi scendere dall’auto e aggredirla fisicamente con un coltello. Alcuni passanti, testimoni oculari della scena, sono intervenuti rapidamente bloccando l’aggressore e allertando immediatamente le forze dell’ordine. Una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri, già presente nella zona, è accorsa e ha arrestato il quarantenne per tentato omicidio.

La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero, dove si trova in gravi condizioni e la sua prognosi è attualmente riservata. Questo episodio evidenzia ancora una volta come la violenza di genere possa manifestarsi in contesti pubblici e quotidiani, incluso il tragico scenario di una scuola, che dovrebbe invece essere un luogo di sicurezza.

La continua violenza di genere e la risposta delle istituzioni

Questi due eventi drammatici offrono uno spunto di riflessione incisivo sul tema della violenza di genere in Italia. Nonostante le misure legislative adottate negli ultimi anni, tra cui l’inasprimento delle pene per violenze domestiche e la creazione di servizi di supporto per le vittime, il numero di episodi di violenza sembra non diminuire.

Le istituzioni, sia a livello locale che nazionale, sono chiamate a rafforzare ulteriormente le strategie di prevenzione e monitoraggio per proteggere le vittime. L’utilizzo di dispositivi di sorveglianza come il braccialetto elettronico, sebbene utile, non può sostituire un intervento tempestivo e efficace da parte delle autorità competenti. La creazione di una rete di supporto che coinvolga centri antiviolenza, servizi sociali e forze dell’ordine è fondamentale per affrontare in modo adeguato questa problematica di grande rilevanza sociale.

Entrambi i casi mettono in evidenza non solo la necessità di risposte immediate da parte delle autorità, ma anche un cambiamento culturale profondo nella società, dove la violenza non può più essere tollerata in alcun modo.

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