Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Un libro che racconta non solo il percorso professionale di Pasquale Pes, ma anche la sua vita carica di avventure e successi. “Fermarsi in tempo”, redatto durante il suo ritiro in KENYA, offre uno sguardo intimo su un uomo che ha saputo rinnovarsi e affrontare le sfide del mondo degli affari e dello sport. Questa narrazione è un mosaico di ricordi e insegnamenti provenienti da una carriera che spazia dall’edilizia alle corse ippiche, in contesti culturalmente e geograficamente diversi.
Un inizio modesto: le origini di Pasquale Pes
Pasquale Pes è nato a FIUMICINO nell’immediato dopoguerra, un periodo caratterizzato da grandi difficoltà ma anche da un incredibile spirito di iniziativa. Cresciuto in un contesto umile, ha dovuto fronteggiare numerosi ostacoli per affermarsi nel mondo professionale. La sua storia è un esempio di come determinazione e passione possano trasformare la vita di una persona.
Dopo aver intrapreso la sua carriera nell’edilizia, Pes ha trovato successo in LIBIA, dove ha lavorato nel settore delle infrastrutture. Durante questi anni ha appreso l’importanza del networking, della fiducia e della creatività nel risolvere problemi complessi. Tali esperienze lo hanno preparato per le sfide future che gli si presenteranno in Italia.
Al suo ritorno in Italia, la sua scommessa vincente è stata quella di entrare nel Consiglio d’Amministrazione della AS ROMA. Questa nuova avventura lo ha portato a rapportarsi con figure carismatiche e influenti del panorama sportivo italiano, come il presidente VIOLA. La fiducia e il rispetto reciproco stabiliti in questi incontri hanno permesso a Pes di costruire una carriera distintiva, che si distingue per la sua natura pragmatica e visionaria.
Un legame indissolubile con il mondo dello sport
Dopo aver fatto il suo ingresso nel mondo del calcio, Pasquale Pes ha anche avvertito il richiamo delle competizioni equestri. L’incontro con Luciano GAUCCI, noto presidente di club calcistici, ha segnato un altro capitolo della sua vita, portandolo a vincere il prestigioso Grand Prix de l’Arc de Triomphe a Parigi con il cavallo TONY BIN. Questo successo ha rappresentato non solo un momento di gloria personale, ma ha anche consolidato il suo status di imprenditore e dirigente sportivo di spicco.
L’importanza di queste relazioni umane è un tema centrale nella sua autobiografia, dove Pes riflette su come le esperienze condivise e le lezioni apprese dai suoi maestri siano state fondamentali nella sua ascesa. Con Gaucci e Viola, ha imparato non solo le strategie di successo, ma anche il valore della lealtà e dell’onestà nel mondo degli affari e dello sport. Queste esperienze formative presentano un quadro completo di come operare nel settore sportivo, da protagonista anziché da comprimario.
Il richiamo dell’Africa e la nuova imprenditorialità
Nonostante i successi ottenuti in Italia e in ambito sportivo, il richiamo dell’AFRICA ha sempre avuto un ruolo significativo nella vita di Pasquale Pes. Il suo desiderio di esplorare nuove opportunità imprenditoriali lo ha portato a stabilirsi in KENYA, dove ha deciso di intraprendere un nuovo progetto. Questo passo evidenzia la sua capacità di adattarsi e reinventarsi, nonostante le sfide che possono presentarsi in un contesto economico e culturale diverso.
In Kenya, Pes ha applicato i principi che aveva appreso durante la sua carriera. Ha fatto tesoro degli errori commessi e dei consigli ricevuti, dimostrando una notevole capacità di analisi e riflessione. La sua evoluzione come imprenditore non è solo un racconto delle sue conquiste, ma anche una testimonianza del modo in cui ha saputo affrontare le difficoltà. “Fermarsi in tempo” diventa così un invito a riflettere su quando sia opportuno prendere decisioni importanti, come cambiamenti di carriera o investimenti significativi.
In definitiva, “Fermarsi in tempo” non è semplicemente la cronaca della vita di un uomo, ma un’opera che esplora le sfide e i trionfi nel campo dello sport e dell’imprenditoria. È una lettura che riesce a catturare l’attenzione del lettore, testimoniando la resilienza e la determinazione di Pasquale Pes.
