Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Un drammatico caso ha catturato l’attenzione della cronaca locale e non solo, coinvolgendo un uomo di 48 anni, Mario Eutizia, accusato di aver causato la morte di quattro anziani di cui si occupava. La situazione ha raggiunto un punto cruciale grazie alla confessione dell’indagato, che si è autoaccusato presso i carabinieri di Caserta. Le circostanze e le modalità della vicenda sollevano interrogativi sulla reale entità del suo operato come badante e sulla responsabilità legale che ne deriva.
L’accusa e la confessione di Mario Eutizia
Un atto di responsabilità o un gesto disperato?
Mario Eutizia si è presentato nella mattinata di ieri presso il comando provinciale dei carabinieri di Caserta, dove ha rivelato dettagli inquietanti sulla sua attività di assistenza. Secondo quanto dichiarato, l’uomo avrebbe aumentato il dosaggio di alcuni medicinali somministrati agli anziani a suo carico, in un tentativo di alleviarne il dolore. Tuttavia, questa azione potrebbe aver avuto conseguenze fatali, portando alla morte degli assistiti.
La procura di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un fermo nei confronti di Eutizia, che ora dovrà rispondere di gravi accuse. Due delle morti degli anziani risalgono al 2014, mentre le altre due si sono verificate in concomitanza con l’anno attuale. La condotta dell’uomo, pertanto, viene esaminata in relazione sia ai fatti passati che a quelli più recenti, complicando notevolmente la sua posizione legale.
Le dichiarazioni dell’avvocato di Eutizia
Collaborazione e chiarezza nelle indagini
Antonio Daniele, uno degli avvocati che difendono Mario Eutizia, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa, evidenziando l’atteggiamento di collaborazione del suo assistito. “Siamo in attesa che la procura termini le proprie indagini per fare chiarezza su questa vicenda,” ha detto Daniele all’Adnkronos. L’avvocato ha sottolineato che Eutizia si è costituito e si è mostrato disponibile a spiegare le motivazioni alla base delle proprie azioni.
L’aspetto cruciale della difesa si concentra sulla volontarietà della condotta dell’accusato. Eutizia ha ripetuto più volte di aver agito nella convinzione di voler alleviare le sofferenze degli anziani, non realizzando di fatto la gravità delle conseguenze delle sue azioni. L’avvocato ha quindi dichiarato che, a seconda degli esiti delle indagini, saranno effettuate ulteriori valutazioni sulla strategia difensiva da adottare.
Attualmente in carcere
La detenzione di Eutizia e le prossime fasi legali
Al momento, Mario Eutizia si trova in regime di detenzione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre la procura prosegue le indagini. Il processo legale promette di essere complesso e delicato, non solo per la carica emotiva legata alla morte di persone vulnerabili, ma anche per le implicazioni etiche legate al suo lavoro di badante.
La giustizia dovrà ora decidere se il comportamento di Eutizia rasenti la criminalità o se possa essere inquadrato in un contesto di negligenza protratta nel tempo. La questione rimane aperta mentre si attende la raccolta di ulteriori prove che possano confermare o smentire le affermazioni dell’imputato. La comunità locale e i familiari delle vittime restano in apprensione, desiderosi di veder emergere la verità su un caso tanto tragico quanto complesso.