Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
Sequestrati 4 tonnellate di fertilizzanti contaminati destinati al mercato biologico
Circa 4 tonnellate di fertilizzanti contaminati, destinati al mercato biologico, sono stati sequestrati dai carabinieri del comando per la tutela ambientale e la sicurezza energetica di Venezia presso consorzi agrari del Trentino Alto Adige. Il sequestro è stato eseguito in collaborazione con i comandi locali dell’Arma, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bolzano, su richiesta della procura della Repubblica che coordina l’inchiesta.
Indagini sullo smaltimento illecito di ceneri
Le indagini, condotte dal Nucleo operativo ecologico carabinieri di Trento, hanno avuto inizio dopo verifiche effettuate presso alcuni impianti di cogenerazione dell’Alto Adige. È emerso che le ceneri prodotte dai processi di pirolisi/gassificazione, invece di essere smaltite come rifiuto, venivano in parte utilizzate in un impianto di compostaggio di Renon per produrre fertilizzanti per l’agricoltura biologica. Tuttavia, gli accertamenti hanno rivelato che all’interno delle ceneri si concentravano dei contaminanti, alcuni dei quali solubili in acqua, vietati dalla normativa europea per l’utilizzo in agricoltura.
Sequestrati fertilizzanti venduti come “Terra Preta”
I prodotti ottenuti dalla miscelazione delle ceneri con rifiuti compostati verdi e letame venivano insacchettati e distribuiti come “Terra Preta” attraverso consorzi agrari presenti in Trentino-Alto Adige. I carabinieri hanno notificato i provvedimenti di sequestro ai quattro indagati, amministratori delle due aziende coinvolte nell’inchiesta, accusati di gestione illecita di rifiuti. Inoltre, sono stati sequestrati oltre 200 confezioni di “Terra Preta”, del peso di 20 chilogrammi e costo di 25,00 euro l’una, presso una quarantina di attività commerciali presenti nella regione.
Fonte: ANSA