Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 by Redazione
Nella mattinata odierna, la città di Viterbo ha celebrato la festività di San Michele Arcangelo, una ricorrenza particolarmente significativa per la Polizia di Stato. Questo evento, oltre ad essere un momento di celebrazione religiosa, ha offerto l’opportunità al questore Luigi Silipo di condividere riflessioni profonde inerenti alla lotta contro il male e l’importanza del servizio alle comunità locali.
Riti e significato della festa
La festa di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, rappresenta un momento di grande rilevanza spirituale e simbolica. Durante la messa, officiata da don Flavio Valeri, cappellano della questura di Viterbo, i presenti si sono uniti in preghiera, riflettendo sulla figura dell’arcangelo che, secondo la tradizione, combatte le forze del male. La celebrazione ha richiamato la partecipazione delle massime autorità locali, ponendo l’accento sulla collaborazione tra le forze dell’ordine e la cittadinanza.
Silipo ha sottolineato il significato della celebrazione come un’opportunità per rinnovare l’impegno della Polizia nei confronti della comunità e riconoscere le sfide quotidiane affrontate tanto dai cittadini quanto dagli operatori delle forze dell’ordine. La figura di San Michele, che schiaccia e sconfigge il male, è diventata simbolica per il compito della polizia: promuovere sicurezza e giustizia.
Le parole del questore: riflessioni sulla lotta contro il male
Durante l’omelia, Luigi Silipo ha espresso il suo desiderio di vedere riconosciuto il male presente nella società e ha esortato tutti a riflettere su quanto sia cruciale identificarlo. “Quante volte ci siamo trovati di fronte al male senza riconoscerlo?” ha chiesto Silipo, indicando la responsabilità collettiva nel combattere le ingiustizie. Questo appello serve a rammentare che la lotta contro il male non è solo compito delle forze dell’ordine, ma un impegno che deve coinvolgere tutta la cittadinanza, affinché ciascuno possa essere un testimone attivo di giustizia e verità.
Silipo ha inoltre richiesto ai cittadini di mostrarsi orgogliosi della Polizia di Stato, evidenziando come questa istituzione sia dedicata al servizio della comunità. Ha invitato i presenti a perdonare eventuali errori o mancanze quando queste si verificano, riconoscendo che il miglioramento è un processo continuo, nel quale la cooperazione tra polizia e cittadini è fondamentale.
Autorità e partecipazione alla celebrazione
La messa ha visto la partecipazione di numerose autorità locali, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano, il presidente della provincia Alessandro Romoli, il vice questore vicario Fabio Zampaglione, e i comandanti delle forze armate e di soccorso locali, come Felice Bucalo per i Carabinieri e Rocco Mastroianni per i vigili del fuoco. La presenza di queste figure di rilievo sottolinea l’importanza della festa e del messaggio di unità e collaborazione tra le diverse istituzioni impegnate nella sicurezza e nel benessere della comunità.
La celebrazione non è stata solo un’opportunità per riflessioni spirituali, ma anche un momento di coesione sociale, in cui le forze dell’ordine e i rappresentanti istituzionali hanno ribadito il loro impegno a lavorare insieme per garantire un ambiente sicuro e giusto per tutti i cittadini.
La giornata si è conclusa con un invito a proseguire su questa strada di impegno e cooperazione, proseguendo così nel cammino di servizio alla comunità.