Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 by Francesca Monti
Il segretario generale della FIOM, Michele De Palma, si è espresso con fermezza dopo l’incontro cruciale a Palazzo Chigi riguardante il futuro dell’acciaieria ex Ilva di Taranto. La mancanza di dialogo su questioni fondamentali rimane al centro della discussione, evidenziando le preoccupazioni sindacali in merito alla salvaguardia occupazionale.
IL DIBATTITO SENZA CONFRONTO SU QUESTIONI CHIAVE
De Palma ha sottolineato la durezza dell’incontro, ribadendo che finora non si è affrontato in modo adeguato il nucleo delle problematiche rilevanti per la FIOM. L’assenza di confronto su questioni cruciali rappresenta un ostacolo significativo nella ricerca di soluzioni concrete.
LA RICHIESTA IMPRESCINDIBILE: GARANZIE OCCUPAZIONALI
Durante il confronto a Palazzo Chigi, la richiesta prioritaria della FIOM è stata chiara: garantire la stabilità dei livelli occupazionali. De Palma ha enfatizzato la necessità che ogni decisione, inclusa la possibile introduzione di un bando, venga discussa e che venga assicurata la protezione del numero di dipendenti in tutti gli impianti.
PER UNA RIPRESA RESPONSABILE E SOSTENIBILE
Il segretario generale ha evidenziato la contraddittorietà di un eventuale ricorso massiccio alla cassa integrazione nel piano di ripartenza. Sottolineando l’importanza dei lavoratori per la ripresa dell’attività, De Palma ha sollevato la questione della tutela salariale come elemento chiave. Ha posto quindi sul governo la responsabilità di elaborare un piano strategico adeguato per il principale polo siderurgico europeo.
In merito alla situazione, la FIOM ha espresso profonda preoccupazione e necessità di azioni concrete per garantire non solo la continuità produttiva, ma anche la stabilità occupazionale e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori.
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