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“Fincantieri raccoglie fondi per la famiglia del collega morto in incidente sull’A12”

Solidarietà dei lavoratori di Fincantieri per la morte di Basar Shames

Dopo la tragica morte di Basar Shames, un operaio del Bangladesh coinvolto in un incidente sull’autostrada A12, la comunità del Bangladesh che vive in Liguria ha ricevuto un sostegno significativo. Oggi, i lavoratori delle ditte appaltatrici e i dipendenti diretti di Fincantieri di Sestri Ponente e Riva Trigoso hanno mostrato la loro solidarietà.

Una colletta per la famiglia di Basar Shames

L’iniziativa è stata avviata dalla ditta S.G.M. di Trieste, datore di lavoro di Basar Shames, e dalle Rsu aziendali dei due poli produttivi. Attualmente, stanno raccogliendo offerte per aiutare la famiglia di Basar Shames. L’obiettivo è coprire i costi del trasferimento della salma e fornire supporto alla moglie e alla figlia. La tragedia è stata comunicata loro da un cugino residente a Sampierdarena.

“I lavoratori hanno dato vita ad una colletta – spiega Paolo Davini, rappresentante Cgil della Rsu aziendale di Riva Trigoso – da destinare alla famiglia di Basar Shames. Ieri, come ogni giorno, Basar Shames si stava recando al cantiere di Riva Trigoso da Genova per lavorare sulle navi in costruzione. L’incidente è avvenuto durante il tragitto tra la sua abitazione e il luogo di lavoro. Molti lavoratori stranieri affrontano quotidianamente lunghi percorsi per raggiungere il lavoro, e le condizioni delle autostrade liguri rappresentano un pericolo costante e causano ritardi e danni economici.”

Indagini in corso sull’incidente

Gli investigatori stanno ancora valutando l’esatta dinamica dell’incidente insieme alla polizia stradale. L’obiettivo è identificare la prima autovettura coinvolta tra le dieci presenti che ha colpito Basar Shames. L’operaio è uscito dal pulmino sotto shock, che è poi finito contro il guardrail. Due operai, uno del Perù e uno del Bangladesh, sono stati sottoposti a lunghi interventi chirurgici per ridurre gravi traumi agli arti inferiori. Attualmente, le loro condizioni sono gravi ma non sono in pericolo di vita. Gli altri otto feriti sono stati portati in ospedale a Lavagna, dove sono stati dimessi o sono ancora in osservazione.

La solidarietà dimostrata dai lavoratori di Fincantieri è un segno tangibile di supporto alla comunità del Bangladesh e di consapevolezza dei pericoli che i lavoratori stranieri affrontano quotidianamente. Speriamo che questa iniziativa possa portare un po’ di conforto alla famiglia di Basar Shames in questo momento difficile.

Redazione

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