Il FLAG – Queer Culture Festival si svolgerà a Roma dal 12 al 15 settembre nel cuore pulsante di Piazza Vittorio, all’interno della manifestazione dell’Estate Romana CineVillage. Questo festival si propone di celebrare la cultura LGBTQIA+ attraverso il cinema, l’editoria, la stand-up comedy e i new media, offrendo un’importante occasione di riflessione e scambio culturale. Il tema di quest’anno, “Vénti – Twenty – Vènti“, affronta l’eredità del ventennio fascista e il suo impatto duraturo sulla società moderna, un argomento di rilevante attualità.
FLAG nasce dall’esigenza di integrare cultura, creatività e comunicazione artistica all’interno di una comunità inclusiva. L’evento si propone di servire come piattaforma per espressioni artistiche che provengono dal mondo LGBTQIA+, mantenendo viva l’attenzione su argomenti di interesse sociale e promuovendo la comprensione e il rispetto delle diversità. L’ideatore e organizzatore Adriano Bartolucci Proietti, presidente di Gaycs LGBT APS, ha sottolineato l’importanza di un evento come questo per le strade di Roma, dove la cultura inclusiva diventa un veicolo fondamentale per la giustizia sociale.
La manifestazione si svolgerà a Piazza Vittorio, un luogo simbolico, rappresentativo della multiculturalità romana e della socialità che contraddistingue il quartiere Esquilino. La scelta di questo spazio non è casuale, ma vuole enfatizzare la volontà di creare un ambiente in cui ogni individuo possa sentirsi accolto, a prescindere dal proprio orientamento sessuale o dalla propria identità di genere. La cultura diventa, quindi, uno strumento di dialogo e connessione tra individui, soci e comunità.
Con la crescente tensione politica su temi di diritti civili e discriminazione, il festival si presenta come una risposta necessaria alle sfide attuali. L’idea di un festival dedicato alla cultura LGBTQIA+ risuona forte in un momento in cui il governo italiano ha adottato posizioni critiche nei confronti di questa comunità, ostacolando i progressi verso leggi più inclusive. Proietti ha affermato che FLAG si propone di riempire questo vuoto e di stimolare una riflessione profonda su come la cultura possa fungere da antidoto all’ignoranza e alla paura. Un’attenzione particolare sarà data alla storia del ventennio fascista, un’epoca che continua a influenzare il presente, indicando come superare la dicotomia fra passato e futuro.
Il primo giorno del festival comincerà con un focus sulla cinematografia, con la presentazione del documentario “Roma santa e dannata“, a cura di Roberto D’Agostino e Marco Giusti. Questo documentario offre una narrazione unica della vita notturna romana, rivelando sfumature della città spesso in ombra. Successivamente, si terrà un talk dedicato a “Aldo Braibanti, Dario Bellezza, Sandro Penna“, incentrato sull’analisi della poetica di alcuni dei più grandi poeti del Novecento, mentre la serata si chiuderà con la proiezione di due documentari significativi che approfondiranno l’identità della capitale.
Il secondo giorno sarà dedicato all’editoria, con presentazioni e discussioni focalizzate su testi che esplorano l’identità e le esperienze LGBTQIA+. Il talk “Tremende Tremiti” si soffermerà sulla deportazione degli omosessuali durante il ventennio fascista, un tema di grande rilevanza storica. Inoltre, una mostra fotografica fornirà un’illustrazione tangibile delle ingiustizie subite dalla comunità LGBTQIA+ dell’epoca, offrendo un’importante occasione per la riflessione e il ricordo.
La giornata del 14 settembre sarà dedicata alla stand-up comedy, un medium che unisce intrattenimento e messaggi sociali profondi. Il collettivo “C’è figa” si esibirà con uno spettacolo che affronterà temi di resistenza e libertà attraverso il riso. Tale approccio non solo diverte, ma invita anche il pubblico a riflettere sull’importanza del diritto di esprimere la propria individualità. La serata si concluderà con la proiezione di un film che ha segnato una tappa importante nella storia del cinema italiano.
Infine, il festival culminerà il 15 settembre con incontri e presentazioni dedicate ai new media, in un contesto che analizza come le nuove tecnologie stanno influenzando i discorsi sulla diversità e sull’inclusione. Un talk affrontando “La comunicazione di regime” metterà in luce le problematiche legate alla rappresentazione LGBT nell’era digitale, fornendo uno spazio di dialogo necessario per comprendere il presente e il futuro dei diritti civili in Italia.
FLAG – Queer Culture Festival si rivela così come un appuntamento fondamentale per la città di Roma, non solo per la comunità LGBTQIA+, ma per tutti coloro che credono nell’importanza di una società inclusiva, aperta e culturalmente dinamica.
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