Un’importante manifestazione si è svolta sabato 27 luglio a Piazza di Spagna, dove un gruppo di attivisti ha dato vita a un flash mob per protestare contro lo sfruttamento dei cavalli adibiti al servizio delle botticelle. Organizzato dall’Associazione Animalisti Italiani e dal Partito Animalista Europeo, l’evento ha avuto come obiettivo quello di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su una questione che da tempo suscita polemiche e preoccupazioni tra gli animalisti. I partecipanti, visibilmente emozionati e determinati, hanno srotolato uno striscione con un chiaro messaggio: “Lasciate in pace i cavalli”.
L’iniziativa, che si è svolta senza il dovuto preavviso alla questura, ha avuto come promotore Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo. Durante la manifestazione, Fuccelli ha espresso il suo disappunto per la situazione dei cavalli utilizzati per il traino delle botticelle, delineando una pratica che ritiene inaccettabile e che necessita di un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
“Dei semplici cittadini sono costretti a fare questa azione perché questi cavalli non possono più continuare a essere sfruttati in questa maniera”, ha dichiarato Fuccelli, sottolineando l’urgenza del tema e la necessità di un cambiamento. Il flash mob ha voluto sollevare un dibattito pubblico su una pratica che, secondo i manifestanti, comporta sofferenza per gli animali coinvolti e rappresenta un retaggio di una cultura obsoleta che deve essere superata.
L’azione ha richiamato l’attenzione di passanti e turisti, con molti che si sono fermati per ascoltare le ragioni della protesta. Le reazioni della folla sono state miste, con alcuni che hanno dimostrato solidarietà verso gli attivisti, mentre altri si sono mostrati più scettici riguardo le modalità della manifestazione.
Uno degli aspetti maggiormente denunciati da Fuccelli riguarda le condizioni di vita dei cavalli costretti a lavorare nelle botticelle. Secondo il presidente del Partito Animalista Europeo, molti di questi animali sono ex-atleti, provenienti da competizioni ippiche, e vengono successivamente utilizzati per un compito per il quale non sono fisicamente idonei. “Il cavallo non può essere tenuto in questa maniera e oltretutto questi sono cavalli non idonei per il tiro”, ha affermato.
Fuccelli ha dipinto un quadro allarmante delle condizioni in cui questi animali sono costretti a vivere e lavorare, descrivendo situazioni di stress e malessere che si riflettono sulla loro salute. L’attivista ha suggerito che il ricorso a cavalli dismessi dalle corse non solo è problematico dal punto di vista etico, ma solleva anche interrogativi legali e normativi riguardanti il trattamento degli animali in contesti lavorativi.
In molte città del mondo, il dibattito sul trasporto in carrozza e sull’utilizzo di equini nel settore del turismo è attivo e provoca forti reazioni. L’incontro di sabato scorso a Roma rappresenta solo l’ultima di una serie di azioni che cercano di porre fine a una pratica considerata altamente discutibile e che continua a suscitare opinioni contrastanti.
L’esito della protesta rimane da vedere, ma ciò che è certo è che la questione sul degno trattamento dei cavalli resta al centro dell’attenzione pubblica e istituzionale, richiedendo una riflessione profonda e necessaria.
Torna la corsa più suggestiva della Capitale con un passaggio esclusivo Domenica 13 aprile 2025,…
Le truffe legate alle assicurazioni RC Auto continuano a colpire un numero sempre maggiore di…
A via Acqua Acetosa Ostiense, nel quadrante sud di Roma, una vasta area è stata…
La scrittrice e attivista Claudia Conte ha ricevuto il Premio Internazionale Buone Pratiche, un importante…
Danni irreparabili al litorale di Ostia Roma, 15 gennaio – Le recenti mareggiate hanno nuovamente…
Il Comune di Nemi inaugura due iniziative gratuite per favorire la mobilità e promuovere il…