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Fondazione Teatro di Roma: riforma della governance con direzione artistica e generale

Un cambiamento significativo sta avvenendo all’interno della Fondazione Teatro di Roma, con la recente approvazione della riforma dello Statuto. Questa modifica introduce un nuovo modello di governance duale, stabilendo le figure di un Direttore Generale e di un Direttore Artistico. Questo passaggio rappresenta un tentativo di rafforzare la struttura amministrativa dell’ente e di aumentarne l’efficacia nel panorama culturale italiano.

riforma dello statuto: le novità principali

introduzione del modello di governance duale

Con la riforma, la Fondazione Teatro di Roma passa a una governance duale, una scelta strategica che mira ad ottimizzare la gestione e il funzionamento del Teatro Nazionale. Questa nuova configurazione prevede l’assegnazione di ruoli distintivi, in cui il Direttore Generale avrà principalmente responsabilità manageriali, mentre il Direttore Artistico si concentrerà sugli aspetti creativi e culturali della programmazione. Tale divisione dei ruoli sarà fondamentale per garantire un approccio più professionale e specializzato alla gestione del teatro.

implicazioni per il consiglio di amministrazione

Il processo di ristrutturazione della governance culminerà con la convocazione del Consiglio di Amministrazione nelle prossime settimane. Durante questo incontro, previsto dal nuovo Statuto, verrà nominato il nuovo Direttore Generale su indicazione del Presidente Francesco Siciliano. Questa selezione rappresenta un momento cruciale per l’ente, dato che la figura del Direttore Generale avrà un impatto diretto sull’efficacia della gestione e sulla capacità di attrarre finanziamenti e sostenere il ruolo del teatro come punto di riferimento culturale.

collaborazione con le istituzioni: un passo verso il futuro

il ruolo di roma capitale, regione lazio e ministero della cultura

La modifica statutaria della Fondazione è il risultato di un attento lavoro di concertazione con Roma Capitale, la Regione Lazio e il Ministero della Cultura. Questa collaborazione ha permesso di rafforzare il legame tra l’ente teatrale e le istituzioni, conferendo sostegno alla missione del teatro di promuovere l’arte e la cultura sul territorio. Oltre alla governance, questo accordo implica anche un impegno comune per garantire l’equilibrio istituzionale e il rafforzamento delle competenze artistiche, vitali per il successo dell’intera organizzazione.

un sistema culturale articolato

Con l’approvazione della riforma, la Fondazione Teatro di Roma si prefigge di gestire un complesso sistema culturale composto da quattro teatri: Argentina, India, Torlonia e, in aggiunta, il Teatro Valle. La riforma ha come obiettivo quello di garantire un’offerta culturale diversificata e di elevata qualità, rispondendo così alle aspettative del pubblico e promuovendo l’arte come bene comune.

prospettive future e dichiarazioni dei protagonisti

le parole del presidente siciliano

Francesco Siciliano, Presidente della Fondazione, ha espresso soddisfazione per il nuovo corso intrapreso. “Da oggi ci proiettiamo con rinnovato slancio verso nuove conquiste”, ha affermato. Secondo Siciliano, questo cambiamento rappresenta una risposta alle sfide culturali contemporanee, evidenziando l’importanza di rafforzare il legame con la comunità e il valore dell’arte. La sua visione per il futuro è quella di creare una connessione sempre più profonda con il pubblico e di rendere il teatro un luogo di aggregazione e di cultura.

le aspettative di luca de fusco

Anche Luca De Fusco, attuale Direttore della Fondazione, ha commentato la riforma, descrivendola come un’opportunità di dialogo e sinergia. Egli ha sottolineato l’importanza di instaurare una comunicazione costante e proficua, affinché il nuovo Direttore Generale possa portare innovazione e apertura al di fuori delle strutture fisse, alimentando una cultura del confronto e della collaborazione. La condivisione di visioni e obiettivi tra la direzione artistica e quella generale è vista come un elemento chiave per mettere in atto un’offerta culturale che rispecchi le necessità e le aspirazioni del pubblico.

Giordana Bellante

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