Fontana di Trevi: l’idea del pagamento per entrare solleva polemiche tra esperti e amministrazione

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Fontana di Trevi: l’idea del pagamento per entrare solleva polemiche tra esperti e amministrazione - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

La proposta di introdurre un pagamento per accedere alla Fontana di Trevi ha generato forti dissensi tra le autorità locali e gli esperti del settore. Daniele Brocchi, direttore di Assoturismo Confesercenti di Roma, ha espresso critiche incisive nei confronti dell’iniziativa lanciata dall’assessore al Turismo Alessandro Onorato, supportato anche dal sindaco Roberto Gualtieri. L’intento è quello di limitare il numero di visitatori per evitare assembramenti eccessivi, una problematica che caratterizza la storica attrazione da molti anni.

Fontana di Trevi a numero chiuso: come dovrebbe funzionare

Al momento, non ci sono piani definitivi riguardo alla modalità con cui si prevede di “chiudere” l’accesso alla Fontana di Trevi. Le ultime dichiarazioni dell’assessore Onorato delineano uno scenario in cui i visitatori dovrebbero prenotare la loro visita, pagando un biglietto di 2 euro per accedere al monumento progettato da Nicola Salvi. L’idea prevede l’implementazione di un sistema di entrata e uscita controllato da personale dedicato. Ogni visitatore avrebbe a disposizione circa 30 minuti per ammirare la famosa fontana.

Il Campidoglio sostiene che un approccio di questo tipo possa migliorare l’esperienza turistica, rendendo l’accesso al monumento più gestibile e gradevole. Tuttavia, fino ad ora, i dettagli pratici di tale programma rimangono vaghi, sollevando interrogativi sulla realizzabilità delle misure proposte. Come potrebbe essere gestito il flusso di visitatori in un luogo così centrale e affollato? La proposta ha già attirato l’attenzione di residenti e amanti dell’arte, ansiosi di sapere come tali cambiamenti impatteranno sulla visita di uno dei simboli italiani più iconici.

Le obiezioni di Daniele Brocchi: criticità e rischi dell’idea di un ticket

Daniele Brocchi ha definito l’idea di contingentare gli ingressi e imporre un biglietto d’ingresso come “diabolica”. Secondo il direttore, la Fontana di Trevi è un patrimonio culturale concepito per essere vissuto a pieno, come ogni grande monumento situato nel cuore di una città storica. Brocchi afferma che sarebbe impossibile osservare la fontana da lontano, come ipotizzano alcuni, in quanto non esistono spazi adeguati per farlo, e la piazza non è paragonabile ad altre realtà mondiali come Piazza Tienanmen.

Inoltre, l’esperto sottolinea che un simile progetto non tiene conto della complessità degli spazi urbani circostanti e delle esigenze dei commercianti locali e dei residenti. Le problematiche legate alla gestione della piazza sono già molteplici e comprendono venditori abusivi, traffico di veicoli nonostante le restrizioni, e la necessità di garantire una fruizione sicura e accessibile. L’idea del biglietto, per Brocchi, rischia di compromettere l’accesso libero alla cultura, un aspetto di cui Roma si è sempre vantata.

Problematiche dell’overtourism e suggerimenti per una gestione efficace

L’aumento del turismo, noto come overtourism, è uno dei motivi per cui l’amministrazione ha iniziato a considerare misure di contenimento. Tuttavia, Brocchi critica il termine stesso, ritenendolo eccessivamente moda e inappropriato. Secondo lui, l’aumento delle visite è un fenomeno naturale che non può essere totalmente controllato. L’approccio da adottare, afferma, non dovrebbe essere quello di limitare il numero di turisti, ma di migliorare i servizi e le infrastrutture esistenti per gestire meglio i flussi.

Brocchi ricorda che ogni tentativo di limitazione può spesso generare effetti opposti, aumentando ulteriormente l’attrattiva di luoghi già molto visitati. Propone, invece, una riflessione più ampia sui servizi che potrebbero essere potenziati per migliorare l’esperienza dei turisti, senza isolare le bellezze storiche dalla loro funzione di beni culturali accessibili a tutti. Suggerisce anche che gli amministratori locali osservino altre città del mondo per apprendere pratiche gestionali efficaci.

Possibili soluzioni per gestire la folla alla Fontana di Trevi

La questione dell’affluenza di turisti alla Fontana di Trevi è un problema noto, che spesso rende difficoltosa anche la semplice attraversata della piazza. Gli esercenti locali suggeriscono di adottare misure di gestione innovative, come l’implementazione di percorsi guidati che ricordano i controlli aeroportuali, indirizzando così i visitatori attraverso percorsi ben definiti. Ad esempio, l’ingresso dei turisti potrebbe essere incoraggiato da via San Vincenzo, mentre l’uscita potrebbe avvenire verso via delle Muratte o piazza dei Cruciferi.

Questa modalità migliorerebbe non solo l’ordine generale nella piazza, ma anche l’esperienza dei visitatori, consentendo loro di apprezzare la Fontana senza doversi preoccupare di assembramenti eccessivi. Una soluzione che potrebbe risultare pratica soprattutto nei picchi di frequentazione turistica, creando un flusso continuo e ordinato per tutti. L’integrazione delle esigenze dei residenti con quelle dei turisti sarà fondamentale per preservare il carattere unico di piazza Fontana di Trevi e il suo valore culturale intrinseco.

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