Formazione giuridica obbligatoria per i magistrati: l’incidente probatorio come strumento chiave per contrastare la violenza di genere

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Formazione giuridica obbligatoria per i magistrati: l'incidente probatorio come strumento chiave per contrastare la violenza di genere - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Contesto: La violenza di genere è una problematica che affligge la società da tempo immemore, e che richiede una risposta forte e decisa da parte delle istituzioni. In questo senso, il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli ha recentemente sottolineato l’importanza di diffondere l’uso dell’incidente probatorio tramite una adeguata formazione dei magistrati, al fine di velocizzare i procedimenti e di evitare di stressare ulteriormente le vittime.

“‘incidente probatorio come strumento per velocizzare i procedimenti e tutelare le vittime”

incidente probatorio è uno strumento processuale che consente di acquisire, in una fase antecedente al dibattimento, prove e testimonianze che possono essere utilizzate in sede di giudizio. In particolare, nel caso di violenza di genere, l’incidente probatorio disposto d’ufficio, obbligatoriamente, può rappresentare una risorsa fondamentale per tutelare le vittime e per velocizzare i procedimenti.

Come sottolineato dal vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, l’incidente probatorio “se chiesto dai pm e correttamente interpretato dai giudicanti , è destinato a evitare l’audizione in dibattimento della vittima e ad imprimere d’altro canto un accelerazione allo stesso processo facilitando la celebrazione di riti alternativi“.

In questo senso, è fondamentale che i magistrati siano formati in modo adeguato sull’utilizzo dell’incidente probatorio, al fine di garantire una corretta interpretazione e una efficace applicazione di questo strumento processuale.

“Formazione giuridica e psicologica per i magistrati: l’importanza di una risposta organizzativa efficace”

Oltre alla formazione sull’utilizzo dell’incidente probatorio, è importante che i magistrati siano formati anche sulle dinamiche della violenza di genere, sulle sue implicazioni sociali e psicologiche, e sulla modalità di formulazione delle domande durante l’audizione delle vittime.

Come sottolineato da Fabio Pinelli, “occorre migliorare la capacità di comprensione e analisi in capo al giudice degli aspetti sociali e psicologici, non trascurando che l’audizione di soggetti rispetto ai quali le domande volte all’accertamento della verità potrebbero comunque essere foriere di ulteriori disagi e sofferenze“.

Inoltre, è importante che anche le parti, e dunque il pm e/o i difensori, ricevano una adeguata formazione sulla modalità di formulazione delle domande, al duplice scopo di non creare ulteriori danni o disagi alle vittime, e di evitare che colpendone la fragilità se ne possano di fatto alterare le risposte.

In conclusione, è fondamentale che la risposta organizzativa degli uffici giudiziari nel contrastare la violenza di genere sia efficace e incisiva. In questo senso, la formazione giuridica e psicologica dei magistrati, e l’utilizzo di strumenti processuali come l’incidente probatorio, possono rappresentare una risorsa fondamentale per tutelare le vittime e per garantire una giustizia equa e tempestiva.

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