Franco Di Mare: una carriera giornalistica brillante e una vita segnata dalla malattia - Occhioche.it
Franco Di Mare, celebre giornalista scomparso a causa di un mesotelioma il 17 maggio 2024, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama giornalistico italiano. Il suo percorso professionale e personale è stato caratterizzato da passioni, sfide e sacrifici.
Nato nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, Franco Di Mare ha iniziato la sua carriera aprendo un pub chiamato Guest House, noto per le specialità culinarie che offriva. Nonostante la sua formazione accademica e la passione per il giornalismo, ha trovato nel mondo della ristorazione un primo successo. Tuttavia, la sua vera vocazione lo ha portato a collaborare con importanti testate giornalistiche, tra cui “l’Unità”.
Franco Di Mare, noto per il suo amore viscerale per Napoli, ha affrontato con coraggio la malattia che alla fine lo ha portato via. Il rapporto con la città partenopea era profondo e intenso, tanto da scegliere di riposare per sempre tra le sue strade e il mare che tanto amava. Il lavoro giornalistico lo ha portato in diverse zone di guerra, dove è stato esposto all’amianto, sospettato di essere la causa del suo male.
La carriera di Franco Di Mare è stata contraddistinta da ruoli di grande responsabilità all’interno della Rai. Da vicedirettore di RaiUno a direttore generale dei programmi del giorno, ha lasciato un’impronta indelebile nel campo dell’informazione. Il suo impegno professionale e la sua etica giornalistica lo hanno reso un punto di riferimento per molti colleghi e spettatori.
Il fratello Gino Di Mare, nel ricordare il percorso di Franco, sottolinea la sua integrità e la sua dedizione al lavoro. Nonostante le difficoltà e le pressioni del mondo dell’informazione, Franco è sempre rimasto fedele ai suoi valori e alla sua passione per il giornalismo. Il suo contributo alla Rai e alla società italiana rimarrà indelebile, un esempio di professionalità e impegno.
Franco Di Mare, con la sua carriera straordinaria e il suo impegno costante, ha lasciato un vuoto nel panorama giornalistico italiano. Il suo talento, la sua integrità e la sua umanità saranno ricordati da chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo o di lavorare con lui. La sua scomparsa lascia un segno tangibile nella storia dell’informazione italiana, un testimone di una generazione di giornalisti determinati e appassionati.
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