Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Franco Picciolini è un nome che riecheggia tra i vigneti di Monterubiaglio, un affascinante borgo situato a pochi chilometri da Orvieto, nel cuore della provincia di Terni. Con 75 vendemmie all’attivo, Picciolini rappresenta un autentico simbolo della tradizione vitivinicola italiana e della passione per il lavoro nei campi. La sua storia di vita e dedizione ai vigneti è un racconto emozionante che offre uno sguardo profondo sulle trasformazioni della viticoltura nel tempo.
Vita nei vigneti: una tradizione di famiglia
L’inizio di una passione
Franco Picciolini è nato e cresciuto tra i filari delle viti, un ambiente che gli ha permesso di sviluppare una passione innata per il lavoro nei campi. “La nostra famiglia ha sempre lavorato nei vigneti”, racconta, mentre effettua con maestria il suo lavoro quotidiano. L’inizio consapevole della sua carriera vitivinicola risale a quando aveva solo sei anni, quando suo padre Alfonso iniziò a coinvolgerlo attivamente nel lavoro. É un ricordo che Franco conserva con affetto, simbolo di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione.
A 81 anni, Franco si sente in forma e vigoroso come un tempo, e attribuisce la sua energia alla passione che prova per la viticoltura. “Non ho mai preso ferie, ho sempre lavorato nei miei vigneti”, dichiara con un sorriso che riflette la sua soddisfazione professionale. Questa dedizione quotidiana è parte fondamentale della sua vita, un segreto che gli ha permesso di affrontare gli anni con lo stesso entusiasmo di un ragazzo.
Un rito scaramantico
Ogni anno, Franco mantiene un rito scaramantico che ha la sua radice nella tradizione contadina. “Il giorno del primo dell’anno, anche solo per pochi minuti, vengo in campagna e poto un paio di viti”, condivide. Secondo un antico detto, chi lavora a Capodanno, lavora tutto l’anno. La continuità di questo rituale ha portato, secondo le sue parole, prosperità e buoni risultati vinicoli. Questo attaccamento alla terra e alle sue tradizioni rappresenta un legame profondo e un rispetto per le pratiche legate alla viticoltura che ha caratterizzato la sua vita.
Le trasformazioni della viticoltura italiana
Cambiamento climatico e innovazione
Franco Picciolini è testimone di un’epoca che ha visto profondi cambiamenti nel settore vitivinicolo italiano. Con una carriera iniziata diversi decenni fa, Picciolini ha osservato come la viticoltura sia evoluta nel corso degli anni, tanto in termini di tecnologie adottate quanto in risposta ai cambiamenti climatici. Tempo fa, le vendemmie avvenivano tra fine settembre e inizio ottobre, mentre oggi le uve iniziano a venir raccolte già in agosto per essere completate nella metà di settembre. Un chiaro indicativo di come il clima influenzi non solo il ciclo delle coltivazioni, ma anche le tradizioni consolidate.
“Produzione di uva non ti arricchisce economicamente” – spiega Picciolini – “ma l’arricchimento personale viene dal profondo amore che ho per questo lavoro. La vite è vita.” Questo amore si riflette anche nella sua continua ricerca di qualità e miglioramento, spingendolo a restare al passo con l’innovazione e le pratiche moderne senza mai dimenticare le radici della tradizione.
Un primato da celebrare
Nel corso della sua carriera, Franco Picciolini ha raggiunto traguardi notevoli, tra cui un record impressionante di raccolta. “Ricordo di aver raccolto 27 quintali d’uva in una sola giornata”, racconta con orgoglio. Questo risultato ha lasciato sbalorditi i suoi colleghi e rappresenta un’impresa quasi leggendaria nel campo della viticoltura. Per dare un’idea, una persona “normale” è in grado di raccogliere da 8 a 10 quintali al giorno, pertanto il risultato di Franco rimane un esempio straordinario di dedizione e abilità.
Versare nel futuro: l’obiettivo delle 80 vendemmie
Un sogno da rincorrere
A distanza di 75 vendemmie, Franco Picciolini ha un ulteriore obiettivo che desidera raggiungere: le 80 vendemmie. Questa meta rappresenta non solo un traguardo personale ma anche la continuazione di una storia che ha radici profonde. La determinazione con cui affronta ogni vendemmia denota un amore incondizionato per il suo lavoro e per la terra, elementi che da sempre caratterizzano la sua esistenza.
Franco continua a perseguire questa passione, condividendo la sua esperienza con i figli Alessandro e Paolo, ai quali ha trasmesso la coltivazione della vite e il valore del duro lavoro. La sua storia è emblematica di un’intera generazione di viticoltori che, con resilienza e dedizione, continuano a portare avanti l’eredità della viticoltura italiana, contribuendo a mantenere viva una tradizione che affonda le radici nei secoli. Con ora gli occhi puntati verso il futuro, Franco Picciolini si prepara a vivere ancora una volta un nuovo anno ricco di vendemmie e visioni.