Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Introduzione:
Un amministratore di sostegno ha approfittato della propria posizione per falsificare due testamenti del cugino defunto, intascando così un’eredità da 1,8 milioni di euro. Le indagini della Guardia di finanza hanno portato alla luce la truffa e alla denuncia dell’amministratore, che ora dovrà rispondere di diversi reati legati alla falsificazione di documenti e all’appropriazione indebita.
La falsificazione dei testamenti e l’appropriazione indebita
Dopo la morte del cugino, sottoposto ad amministrazione di sostegno per il suo stato vegetativo e incapacità di intendere e di volere, l’amministratore ha pubblicato due testamenti falsi, in cui risultava che l’assistito aveva nominato il suo amministratore di sostegno erede universale e la moglie dell’amministratore beneficiaria di una polizza vita.
Un erede legittimo, insospettito dalla situazione, ha presentato una denuncia che ha dato il via alle indagini della Guardia di finanza. Grazie a una consulenza grafologica-calligrafica, è stato appurato che i testamenti erano stati scritti di proprio pugno dall’amministratore di sostegno, dimostrandone la falsità.
Una volta acquisito il patrimonio di 1,8 milioni di euro, l’erede illegittimo e la sua famiglia hanno effettuato una serie di operazioni finanziarie diversificate, investendo in titoli una parte della somma. Tuttavia, le forze dell’ordine sono riuscite a sequestrare il denaro presente sui conti e i valori mobiliari acquistati.
Le accuse e la denuncia dell’amministratore di sostegno
‘amministratore di sostegno, oltre ad aver falsificato i testamenti, ha compiuto diversi reati per portare a termine la frode. È stato denunciato per falsità in testamento olografo, falsità materiale commessa dal privato e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Le indagini hanno dimostrato come l’amministratore abbia approfittato della propria posizione e dello stato di salute del cugino per arricchirsi illegalmente. Ora dovrà affrontare le conseguenze legali delle sue azioni e rispondere dei reati commessi.
Il ruolo dell’amministratore di sostegno e le tutele per i soggetti vulnerabili
‘amministrazione di sostegno è uno strumento giuridico finalizzato a tutelare le persone che, a causa di una infermità o menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. In questo caso, tuttavia, l’amministratore di sostegno ha abusato della propria posizione per perseguire interessi personali, falsificando i testamenti del cugino defunto e appropriandosi indebitamente dell’eredità.
La vicenda evidenzia l’importanza di vigilare sul corretto svolgimento dei compiti da parte degli amministratori di sostegno e di garantire adeguate tutele ai soggetti vulnerabili. È fondamentale che le autorità competenti svolgano controlli accurati e intervengano tempestivamente in caso di irregolarità, al fine di prevenire e contrastare eventuali abusi e tutelare i diritti delle persone coinvolte.
In questo caso, le indagini della Guardia di finanza hanno permesso di scoprire la frode e denunciare l’amministratore di sostegno, assicurando alla giustizia il responsabile e garantendo la restituzione dell’eredità agli eredi legittimi.