Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Contesto:
Un’indagine condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Trieste ha portato alla scoperta di una frode nei bonus edilizi, con il conseguente sequestro preventivo di crediti d’imposta fittizi per un valore nominale di 3,75 milioni. ‘operazione di sequestro ha preso di mira un impresario triestino e altri 12 imprenditori residenti in diverse regioni italiane, tutti accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, auto-riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti indebitamente percepiti.
Le Indagini e la Scoperta della Frode
Le indagini hanno rivelato che i crediti d’imposta erano stati falsamente maturati nel 2021 e originati attraverso l’attestazione di lavori di recupero edilizio connessi al bonus facciate sul portale telematico dell’Agenzia delle Entrate. Una società edile ubicata fuori dalla regione aveva accumulato un significativo importo nominale di crediti d’imposta fittizi, che erano stati poi monetizzati tramite operazioni di cessione a terzi.
Dall’analisi della gestione di una ditta individuale con sede a Trieste, operante nella termoidraulica, i finanzieri sono riusciti ad individuare e ricostruire le operazioni precedenti all’acquisto di un credito di imposta del valore nominale di mezzo milione, ceduto dalla società edile che lo aveva originato in modo fraudolento.
‘Operazione Sospetta e l’Autoriciclaggio
‘operazione di acquisto del credito d’imposta da parte dell’impresario triestino è risultata sospetta, in quanto è stata definita senza l’apparente pagamento di corrispettivi da parte della parte cessionaria. Questo ha portato gli investigatori a sospettare che l’operazione fosse finalizzata all’auto-riciclaggio dei proventi illeciti.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, l’obiettivo del sistema di frode era quello di ottenere rapidamente la liquidazione dei crediti d’imposta artificialmente prodotti e reimpiegare altrettanto rapidamente il denaro ricavato nel circuito economico legale, al fine di realizzare ulteriori profitti.
Le Denunce e le Accuse
‘impresario triestino e gli altri 12 imprenditori sono stati denunciati in quanto ritenuti responsabili di truffa aggravata ai danni dello Stato, auto-riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti indebitamente percepiti. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare alla luce ulteriori dettagli e responsabilità.
In sintesi, l’operazione dei finanzieri di Trieste ha permesso di scoprire una frode nei bonus edilizi, con il conseguente sequestro preventivo di crediti d’imposta fittizi per un valore nominale di 3,75 milioni. Gli indagati, tra cui un impresario triestino e altri 12 imprenditori residenti in diverse regioni italiane, sono stati denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato, auto-riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti indebitamente percepiti. Le indagini continuano per fare luce su ulteriori dettagli e responsabilità.