Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
La comunità di Bollate ha vissuto una giornata di intensa emozione e cordoglio durante i funerali di Omar Bassi, un giovane la cui scomparsa ha scosso profondamente il territorio. La cerimonia, che si è tenuta nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Cascina del Sole, ha visto la partecipazione numerosa di amici, familiari e residenti che hanno voluto rendere omaggio al ragazzo, la cui vita è stata tragicamente interrotta da allettanti circostanze.
Il dramma di Omar Bassi
Omar Bassi, originario di Bollate, è deceduto a causa di un’emorragia cerebrale mentre si trovava in vacanza in Calabria. La causa di questo tragico evento, secondo quanto dichiarato dai familiari, sarebbe legata a un pestaggio avvenuto qualche giorno prima, perpetrato dai buttafuori di una discoteca nel Varesotto. La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di dolore e indignazione, con i suoi cari che chiedono giustizia per il ragazzo, descritto come una persona gentile e piena di vita.
Le circostanze inquietanti
Le informazioni sulle circostanze dell’incidente sono ancora in fase di chiarimento. Secondo i familiari, l’aggressione subita da Omar è stata violenta e ingiustificata e ha avuto conseguenze gravissime per la salute del giovane. La comunità è stata contrassegnata da un sentimento di impotenza di fronte a una situazione che sembra esigere risposte chiare e assicurazioni che simili eventi non si ripetano mai più.
Le dichiarazioni dei familiari e degli amici rivelano il profondo doloroso impatto che la morte di Omar ha avuto su di loro. “Ero un suo amico, non posso credere che sia successo”, racconta un compagno di giochi, mentre gli occhi lucidi di colore chiaro guardano nel vuoto. La richiesta di giustizia è diventata centrale non solo per i familiari di Omar ma anche per un’intera comunità che si è riunita attorno a questa causa comune.
La cerimonia funebre
I funerali si sono tenuti nella chiesa di Sant’Antonio Abate, un luogo amato e significativo per molti residenti di Bollate. Gli amici di Omar hanno voluto rendere omaggio alla memoria del ragazzo indossando abiti bianchi, simbolo di purezza e speranza, mentre la bara, ricoperta di fiori freschi, è stata portata a spalla per le vie del paese. Il sagrato era adornato con palloncini bianchi e azzurri e un grande striscione che recitava “Giustizia per Omar”, esprimendo a gran voce il dolore e la determinazione di chi lo ha amato.
La celebrazione è stata caratterizzata da momenti di grande commozione e riflessione, con gli amici che si sono uniti in applausi e in preghiere. Le parole del sacerdote hanno toccato i cuori di tutti i presenti, ricordando l’importanza di mantenere vivo il ricordo di Omar e di combattere per la verità.
La mobilitazione della comunità
La morte di Omar ha innescato una mobilitazione collettiva da parte della comunità di Bollate. Non solo amici e familiari, ma anche cittadini che non lo conoscevano di persona si sono uniti per chiedere giustizia, consapevoli che eventi simili non devono essere sottovalutati o dimenticati. La richiesta di verità coinvolge tanto le autorità locali quanto le istituzioni, affinché si faccia luce su quanto accaduto e si garantisca che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Questi eventi hanno messo in luce non solo la vulnerabilità dei giovani in alcune situazioni sociali, ma anche la necessità di affrontare in modo serio e puntuale le aggressioni e i comportamenti violenti, affinché nessun’altra vita venga strappata in modo tragico e immotivato. La comunità di Bollate si unisce in questo momento di dolore, ma con la determinazione di non fermarsi finché non saranno fatte chiarezza sul caso di Omar Bassi.