Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2023 by Redazione
Funerali di Vanessa Ballan nel Duomo di Castelfranco Veneto
Nel Duomo di Castelfranco Veneto si sono svolti i funerali di Vanessa Ballan, la giovane donna di 26 anni uccisa a coltellate il 19 dicembre. L’omicidio ha scosso profondamente la comunità locale, tanto che il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, ha proclamato il lutto regionale in occasione dei funerali.
Durante l’omelia, il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, ha espresso il suo sgomento per l’accaduto: “È troppo grande quanto è accaduto, è troppo al di fuori di ogni pur pessimistica previsione. Non c’è un motivo al mondo che giustifichi questo atto, questa violenza. Non c’è mai. Non c’è sicuramente nel caso di Vanessa – ha aggiunto – e della creatura che lei portava in grembo”. Il vescovo ha sottolineato che non c’è un senso nella brutale uccisione di Vanessa e ha chiesto il silenzio e la preghiera per le vittime e la conversione dei violenti.
Durante il funerale, una collega di Vanessa ha espresso la sua rabbia e ha sollevato interrogativi sulle leggi che dovrebbero proteggere le persone: “Abbiamo tanta rabbia perché non doveva succedere. Non devono più succedere. Io mi chiedo a questo punto a cosa servano le leggi”, ha detto. La collega ha anche raccontato di come avessero paura quando l’uomo arrestato per l’omicidio entrava nel supermercato dove lavoravano.
Indagini sulle comunicazioni tra Vanessa Ballan e Bunjar Fandaj
Le indagini dei Carabinieri hanno rivelato che Bunjar Fandaj, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio, avrebbe inviato un messaggio al compagno di Vanessa, Nicola Scapinello, anziché alla vittima stessa. Nel messaggio, Fandaj avrebbe fatto riferimenti espliciti alla natura del rapporto tra lui e Vanessa, accompagnati da un video. Questo avrebbe portato la coppia a decidere di denunciare l’uomo per ricatto.
Le relazioni dei magistrati della Procura di Treviso, che spiegheranno i motivi per cui non sono state prese misure cautelari dopo la denuncia di Vanessa nei confronti di Fandaj, sono in fase di ultimazione. Queste relazioni saranno inviate all’Ispettorato del Ministero di Grazie e Giustizia tramite la Procura Generale di Venezia. Il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, ha dichiarato che le relazioni verranno inviate al Ministero nel più breve tempo possibile. Martani ha anche sottolineato che non è vero che non è stato fatto nulla nel caso, poiché è stata disposta una perquisizione nella casa di Fandaj. Tuttavia, senza prove dei messaggi intimidatori inviati dall’uomo a Vanessa, i pubblici ministeri hanno valutato il caso come non urgente.
Le indagini proseguono per fare luce su questa tragica vicenda e per garantire che giustizia sia fatta per Vanessa Ballan.
Fonte: ANSA