Furti a Roma: la banda della Panda torna a colpire in via di Boccea, il bottino è sostanzioso

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Furti a Roma: la banda della Panda torna a colpire in via di Boccea, il bottino è sostanzioso - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Un nuovo episodio di criminalità ha scosso la capitale negli ultimi giorni, quando un gruppo di ladri, noto come la banda della Panda, ha sfondato la serranda di un negozio di gastronomia in via di Boccea. Dopo aver portato via una cassa automatica contenente alcune migliaia di euro, i delinquenti hanno abbandonato il veicolo utilizzato per il colpo. Questa serie di eventi evidenzia un incremento dei furti nella città, suscitando allerta tra gli abitanti e le autorità locali.

Il colpo in via di Boccea

Descrizione del furto

Nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, i membri della banda della Panda hanno colpito nuovamente, questa volta in un negozio di gastronomia situato all’incrocio con via Pier della Vigna. Secondo le ricostruzioni, almeno quattro persone hanno preso parte all’operazione. Gli autori del furto hanno dimostrato una pianificazione dettagliata, sfondando senza scrupoli la serranda del locale e portando via la cassa automatica. Gli agenti del commissariato Aurelio e la polizia scientifica sono giunti sul luogo del delitto intorno alle 3 di notte dopo le numerose segnalazioni inviate da alcuni residenti, che avevano sentito il trambusto e l’allerta scattata.

Una pratica assai comune per questa banda è quella di utilizzare una Fiat Panda. Questo veicolo, grazie alla sua manovrabilità, si è dimostrato un mezzo efficace per raggiungere i luoghi dei colpi e allontanarsi rapidamente dopo il furto. Le forze dell’ordine, infatti, stanno cercando di raccogliere prove e testimonianze per identificare i responsabili e riportare la sicurezza nella zona.

I danni subiti dall’azienda

La titolare del negozio, Sabrina Amori, ha espresso la propria preoccupazione durante un’intervista rilasciata a RomaToday. Il primo impatto emotivo è stato il danno economico: la stima dei danni ammonta a migliaia di euro, includendo non solo il costo della serranda danneggiata, ma anche il frigorifero per le bevande e le porte automatiche, anch’esse ridotte a un cumulo di rottami. “Siamo in una situazione difficile”, ha dichiarato Sabrina, evidenziando la necessità di rimettere in sesto l’attività.

Amori ha anche ricordato che nei mesi precedenti erano già stati tentati furti, senza però successo. Nel primo di questi episodi, i ladri erano stati messi in fuga grazie all’attivazione tempestiva dell’allarme, mentre un secondo tentativo, avvenuto a febbraio, si era tradotto in un fallito accesso al negozio, con i ladri costretti a scappare. “Questa volta, però, hanno studiato il colpo nei dettagli. Sono arrivati preparati e organizzati”, ha notato la proprietaria, lasciando trasparire la frustrazione di chi si impegna duramente per gestire un’attività.

Sensazione di insicurezza e sconcerto

Le parole della titolare

Il senso di insicurezza tra i commercianti di Roma è palpabile, e Sabrina Amori non ha esitato a esprimere il suo disorientamento: “È demotivante dover ripartire da zero. Qui nessuno ci tutela”, ha detto. Il malcontento è amplificato dalla crescente impunità percepita nei confronti dei crimini. Le difficoltà economiche e i rischi associati alla gestione di un’attività sono ora aggravati da eventi come il furto subito.

Non è solo il danno materiale a preoccupare, ma anche l’atmosfera di paura che avvolge la zona di via di Boccea. “La strada è diventata simile al Bronx”, ha continuato la titolare, raccontando di episodi recenti in cui persone in stato di ebbrezza hanno creato disagi, ostacolando l’apertura del negozio. Sabrina ha dovuto perfino contattare un’ambulanza per rimuovere un individuo che si era sdraiato davanti al suo locale, dimostrando come la situazione sia diventata insostenibile per gli esercenti.

La richiesta di intervento delle autorità

La titolare ha chiamato in causa le autorità competenti, esprimendo la necessità di una maggiore presenza delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini e dei commercianti: “Dove sono le autorità? Come è possibile che non riescano a vedere ciò che sta accadendo in strada?”. Un appello a una maggiore attenzione e una richiesta di intervento per migliorare la situazione di sicurezza in una zona, che negli ultimi tempi ha visto intensificarsi i furti e la microcriminalità.

Il fenomeno della banda della Panda

Modus operandi e colpi recenti

La banda della Panda non è un fenomeno isolato, ma rappresenta un modus operandi in crescita a Roma, caratterizzato da attacchi audaci a negozi e istituti di credito. Nonostante le forze dell’ordine siano riuscite a sventare alcuni furti, molti altri hanno avuto successo. Recentemente, si ricorda un colpo avvenuto l’11 luglio in un bar sulla Circonvallazione Orientale, dove i ladri sono riusciti a portare via 500 euro in contante, tabacchi e gratta e vinci.

Un altro tentativo di spaccata si è verificato presso la filiale Unicredit di via Pietro Maffi, in Primavalle, dove, nonostante la vetrina sia stata frantumata, i delinquenti non sono riusciti ad appropriarsi di nulla. J’appuntare, è stato anche un tentativo avvenuto a Ferragosto, quando i ladri che hanno tentato un’incursione allo stesso istituto di credito sono stati messi in fuga.

La risposta delle forze dell’ordine

L’attenzione delle autorità è concentrata nella individuazione di un collegamento tra i vari furti e il modus operandi della banda della Panda. Le indagini si stanno intensificando, con la speranza di fermare una serie di crimini che ha messo a dura prova la comunità locale. Come dimostrano i recenti eventi, il fenomeno non si limita a Roma, ma si sono registrati colpi anche in altre aree della capitale e nei comuni circostanti.

Le forze dell’ordine, oltre a monitorare la situazione, sono impegnate in operazioni di controllo condivise con le associazioni di categoria per garantire ai commercianti un supporto più efficace. L’obiettivo è debellare definitivamente le azioni della banda, ristabilendo così la fiducia tra i residenti e il tessuto commerciale della città.

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