Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Un’operazione di polizia ha portato all’arresto di tre individui nella città di Lamezia Terme, accusati di una serie di furti di veicoli e di estorsioni nei confronti dei proprietari degli automezzi rubati. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri, volta a smantellare un gruppo criminale attivo nel traffico illecito di veicoli, che operava attraverso minacce e richieste di denaro per la restituzione dei mezzi.
i dettagli dell’operazione “Redemptio”
le modalità del crimine
L’indagine, denominata “Redemptio” , ha messo in luce un’attività criminale organizzata con base nella comunità Rom di Lamezia Terme. Gli indagati sono accusati di aver effettuato furti di autovetture, furgoni e scooter, oltre a reati di ricettazione ed estorsione. Le modalità operative del gruppo prevedevano l’applicazione della cosiddetta tecnica del “cavallo di ritorno”, tramite la quale i malfattori richiedevano somme di denaro ai legittimi proprietari per restituire i veicoli rubati.
Questa strategia ha trovato applicazione in diversi casi, tutti caratterizzati dall’invio di richieste di riscatto tramite telefonate o messaggi a seguito del furto. Tali attività hanno suscitato allarme tra i residenti, costretti a far i conti con un clima di paura e impunità che aleggiava nella comunità.
l’evoluzione delle indagini
Le indagini sono state avviate nel mese di aprile, grazie alla denuncia di un cittadino che aveva subito il furto della propria automobile. Poco dopo l’accaduto, l’uomo ha ricevuto una telefonata con una richiesta estorsiva per la restituzione del veicolo, dando avvio a un’operazione di polizia che ha definito il profilo e le modalità di azione del gruppo criminale. I carabinieri hanno così potuto raccogliere prove tangibili delle attività illecite, facendo emergere un quadro complesso di reiterate violazioni della legge.
le conseguenze legali
arresto e misure cautelari
A seguito delle indagini condotte dalle forze dell’ordine, il Giudice per le indagini preliminari di Lamezia Terme ha emesso ordini di arresto per tre individui. Due di loro sono stati condotti in carcere, mentre uno è stato posto agli arresti domiciliari. Inoltre, un minorenne coinvolto nella vicenda è stato affidato a una comunità, segno della severità delle prove raccolte e dell’impatto delle azioni criminose sulla comunità.
I provvedimenti sono stati eseguiti in coordinamento con il Gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, evidenziando l’importanza della risposta legale nei confronti di crimini che minano la sicurezza e la serenità dei cittadini.
il futuro dell’inchiesta
Le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare a ulteriori sviluppi. La polizia sta cercando di identificare eventuali complici e di comprendere il raggio d’azione del gruppo criminale. La collaborazione tra le autorità di diverse giurisdizioni, insieme alla partecipazione attiva della comunità, sarà fondamentale per estirpare queste pratiche delittuose e garantire maggiore sicurezza ai cittadini di Lamezia Terme.