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Gabriele Vagnato condannato per accusa errata a Milano

Youtuber-tiktoker condannato per diffamazione a mezzo stampa

Il giovane influencer Gabriele Vagnato, noto per le sue battute divertenti e il grande seguito sui social media, ha ricevuto una condanna giudiziaria a Milano. Il Tribunale ha stabilito una pena di un anno di carcere, sospesa a condizione che Vagnato versi una provvisionale di 5 mila euro. La condanna è stata emessa per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di un artigiano milanese, erroneamente scambiato per un ladro di biciclette in uno dei video pubblicati sul suo canale YouTube nell’ottobre 2022.

La decisione del Tribunale e le conseguenze per Vagnato

Il giudice monocratico della settima sezione penale del Tribunale, Paola Braggion, ha emesso la condanna nei confronti di Vagnato. Inoltre, è stato disposto il sequestro conservativo del video incriminato e di circa 7 mila euro sequestrati dalla Procura. Il Tribunale ha anche stabilito un risarcimento di oltre 25 mila e 400 euro per l’artigiano milanese vittima dell’errore di Vagnato. La difesa di Vagnato, rappresentata dall’avvocato Rita Parentela, ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che il giovane non aveva intenzione di diffamare e che l’immagine del signor Beppe non era riconoscibile nel video.

La reazione dell’artigiano milanese

Il signor Beppe, l’artigiano milanese scambiato per un ladro di biciclette nel video di Vagnato, ha commentato l’esito del processo. Nonostante sia soddisfatto della condanna, ha dichiarato di aver subito un grave danno nella sua vita e nella sua serenità a causa dell’errore commesso dall’influencer. Ha dovuto persino cambiare casa e continua a prendere farmaci per affrontare la situazione. La sua reazione evidenzia l’impatto negativo che le azioni irresponsabili sui social media possono avere sulla vita delle persone coinvolte.

Questo caso mette in luce l’importanza di una corretta gestione delle informazioni e del rispetto per la reputazione e la privacy degli individui. Gli influencer e i creatori di contenuti devono essere consapevoli delle conseguenze delle loro azioni e fare attenzione a non diffamare o danneggiare la reputazione di altre persone. La libertà di espressione sui social media deve essere bilanciata con la responsabilità e il rispetto per gli altri.

Redazione

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