Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Malattie infiammatorie croniche intestinali: nuove terapie per controllare l’infiammazione
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, sono caratterizzate da un’infiammazione cronica che colpisce l’intestino in diverse sedi. Queste condizioni hanno un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti, con sintomi come sangue nelle feci, dolore addominale e diarrea.
In un incontro con la stampa organizzato da Abbvie, il dottor Massimo Fantini, responsabile dell’Unità per la ricerca, diagnosi e cura delle Mici presso l’Aou di Cagliari, ha presentato i risultati di alcuni studi recenti condotti su pazienti italiani. Secondo il dottor Fantini, “oggi abbiamo diverse terapie in grado di mantenere sotto controllo l’infiammazione delle Mici, migliorando così la qualità di vita dei pazienti”.
Sebbene i trattamenti attuali siano efficaci nel controllare l’infiammazione, non esiste ancora una cura definitiva per queste malattie. Il dottor Fantini spiega che “nonostante si conoscano importanti meccanismi patogenetici alla base delle Mici, i pazienti sono destinati ad avere trattamenti cronici e un buon controllo della malattia”.
Sottodiagnosi e campagne di sensibilizzazione
Un problema significativo legato alle Mici è la sottodiagnosi. Secondo il dottor Fantini, “in alcune aree del nostro Paese si è raggiunto un buon livello di sensibilità da parte dei medici di medicina generale, ma in altre aree questo avviene in modo meno efficace”. La mancanza di conoscenza della malattia, sia da parte dei medici che dei pazienti, è un fattore determinante.
Per affrontare questo problema, sono state sviluppate campagne di sensibilizzazione da parte delle società scientifiche e delle associazioni dei pazienti. L’obiettivo di queste campagne è promuovere la conoscenza delle Mici e incoraggiare i pazienti a rivolgersi al medico per una diagnosi precoce.
Il dottor Fantini sottolinea che “nella malattia di Crohn, in particolare, si registra un ritardo diagnostico di anni, il che può portare a interventi chirurgici prima di accedere alle terapie che mirano a rallentare l’infiammazione e il danno accumulato”.
Conclusioni
Le malattie infiammatorie croniche intestinali rappresentano una sfida per i pazienti e i medici. Sebbene siano disponibili terapie efficaci per controllare l’infiammazione, non esiste ancora una cura definitiva per queste condizioni. La sottodiagnosi è un problema diffuso, ma le campagne di sensibilizzazione stanno contribuendo a migliorare la conoscenza delle Mici e a promuovere una diagnosi precoce.
Come afferma il dottor Fantini, “è fondamentale continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da Mici”. Con una maggiore consapevolezza e un accesso tempestivo alle cure, si può sperare in un futuro migliore per coloro che vivono con queste malattie.