Gb, Svezia e Germania si preparano a inviare contingenti militari in Ucraina

I leader europei, durante il vertice di Parigi del 17 febbraio 2025, discutono l’invio di truppe per garantire la sicurezza dell’Ucraina e promuovere una pace duratura.
"Contingenti militari di Gb, Svezia e Germania pronti per l'invio in Ucraina" "Contingenti militari di Gb, Svezia e Germania pronti per l'invio in Ucraina"
Gb, Svezia e Germania inviano contingenti militari in Ucraina nel 2025 per sostenere la sicurezza e la stabilità nella regione

Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Nel contesto del vertice speciale che si è tenuto a Parigi, i **leader europei** hanno affrontato i **piani** del **presidente statunitense Donald Trump** per porre fine al **conflitto** in **Ucraina**. Durante l’incontro, tenutosi il **17 febbraio 2025**, il **premier britannico Keir Starmer** ha dichiarato che il **Regno Unito** è pronto a inviare **truppe**, se necessario, per garantire la **sicurezza** dell’**Ucraina**. **Starmer** ha sottolineato l’importanza di una **pace duratura**, ritenuta fondamentale per dissuadere il **presidente russo Vladimir Putin** da future **aggressioni**.

Il ruolo del Regno Unito

Il **premier britannico**, **Keir Starmer**, ha espresso la sua disponibilità a contribuire attivamente alla **sicurezza** dell’**Ucraina**, affermando che il **Regno Unito** è pronto a inviare le proprie **truppe** sul terreno se la situazione lo richiede. In un articolo pubblicato sul **Telegraph**, **Starmer** ha evidenziato la **responsabilità** che comporta una tale decisione, sottolineando che non è una scelta da prendere alla leggera. “Sento molto forte la **responsabilità** che deriva dal mettere potenzialmente in pericolo i **militari britannici**”, ha dichiarato. Tuttavia, ha aggiunto che qualsiasi azione volta a garantire la **sicurezza** dell’**Ucraina** è essenziale per la **stabilità** dell’intero **continente europeo**.

**Starmer** ha anche avvertito che la fine del **conflitto**, iniziato con l’**invasione russa** dell’**Ucraina** il **24 febbraio 2022**, non deve essere vista come una semplice pausa prima di un nuovo attacco da parte di **Putin**. Ha chiarito che, sebbene non si desideri un **intervento diretto** con le **truppe**, il **Regno Unito** non esclude la partecipazione a **missioni di peacekeeping**, a condizione che ci sia un chiaro fondamento di **diritto internazionale**.

La posizione della Germania

Anche la **Germania** ha mostrato una posizione simile, con il deputato **Jurgen Hardt**, esponente della **CDU**, che ha dichiarato al programma **Today** della **BBC** che il paese non può tirarsi indietro se si presenta l’opportunità di una **missione di peacekeeping** in **Ucraina**. **Hardt** ha affermato che il mantenimento della **pace** e del **cessate il fuoco** è fondamentale e che la **Germania** deve essere parte di qualsiasi iniziativa internazionale che garantisca la **stabilità** nella regione. La sua posizione riflette una crescente consapevolezza della necessità di un **impegno collettivo** per affrontare le **sfide** poste dalla **Russia**.

Le dichiarazioni della Svezia

Anche la **Svezia** ha manifestato la sua disponibilità a considerare l’invio di **truppe** in **Ucraina**. La ministra degli **Esteri**, **Maria Malmer Stenergard**, ha dichiarato che prima di qualsiasi **intervento militare**, è fondamentale negoziare una “pace giusta e sostenibile”. Ha sottolineato l’importanza di rispettare il **diritto internazionale** e di garantire che la **Russia** non possa semplicemente ritirarsi per riorganizzarsi e lanciare nuovi attacchi. **Malmer Stenergard** ha affermato che, una volta raggiunta una **pace duratura**, il governo **svedese** non esclude alcuna opzione per mantenere la **stabilità** nella regione.

In sintesi, il **vertice di Parigi** ha messo in evidenza la determinazione di diversi **paesi europei**, tra cui **Regno Unito**, **Germania** e **Svezia**, a contribuire alla **sicurezza** dell’**Ucraina** e a lavorare insieme per garantire una **pace duratura**, nonostante le **sfide** significative che rimangono sul tavolo.

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