Gianmarco Ferri presenta “On the Scene” al Gregory’s Jazz Club: un evento imperdibile per gli amanti del jazz - Occhioche.it
Gianmarco Ferri, chitarrista emergente del jazz italiano, si esibirà venerdì 23 agosto 2024 alle ore 20.00 presso il Gregory’s Jazz Club di Roma. Accompagnato da un ensemble di talentuosi musicisti, tra cui Cesare Panizzi al pianoforte e Stefano Battaglia al contrabbasso, Ferri presenterà il suo nuovo album “On the Scene”. Questa occasione rappresenta un’importante vetrina per il giovane artista, che ha collaborato con il pianista di fama internazionale David Kikoski, portando una nuova freschezza al panorama jazzistico contemporaneo.
Il concerto avrà luogo in compagnia di alcuni nomi ben noti nel mondo del jazz. Oltre a Gianmarco Ferri, la band è composta da Cesare Panizzi, un pianista dall’eclettico background musicale, Stefano Battaglia al contrabbasso, e Marco Valeri alla batteria. Questa formazione si distingue per la sua capacità di fondere stili e influenze diverse, guidata dall’energia innovativa di Ferri.
L’album “On the Scene” si avvale anche della partecipazione di Luca Santaniello alla batteria e della collaborazione di Marcello Allulli al sassofono tenore, presente in una delle ballad del disco, “So Close”. La varietà di strumenti e la diversa esperienza dei musicisti contribuiranno a creare un’atmosfera unica durante la performance, dimostrando come il jazz italiano continui a evolversi e a sorprendere.
L’interazione tra Ferri e gli altri musicisti è fondamentale. La sinergia che si crea sul palco permetterà agli ascoltatori di apprezzare in profondità le composizioni originali e i reinterpretati standard jazz. Ogni membro della band apporta il proprio bagaglio culturale e artistico, offrendo così un’esperienza coinvolgente per il pubblico. Questo approccio collaborativo non solo sostiene il lavoro di Ferri, ma arricchisce l’intero progetto musicale, permettendo di esplorare nuove sonorità e dinamiche.
L’album “On the Scene” è un affascinante viaggio sonoro che mescola quattro composizioni originali di Ferri e tre reinterpretazioni di standard jazz. Questo progetto dimostra come il chitarrista tenga in grande considerazione le radici del jazz, pur cercando al contempo di proiettarle verso il futuro. La scrittura musicale di Ferri si distingue per un’evidente influenza postbop, riconoscibile nei colori e nelle strutture delle melodie.
Attraverso il suo lavoro, Ferri invita gli ascoltatori a scoprire nuove sfaccettature del genere, mantenendo sempre un forte legame con la tradizione jazzistica. L’approccio del chitarrista combina ricerca armonica, originalità melodica e ritmi vivaci, dando vita a un jazz che non teme di innovare e di sperimentare.
Riflettendo sulla qualità del disco, il pianista americano David Kikoski ha elogiato Ferri, evidenziando la straordinaria capacità del giovane musicista di oltrepassare i confini della propria gioventù, sfidando le aspettative con il suo sound e il suo sentire musicale. Le parole di Kikoski trasmettono un forte senso di anticipazione per il futuro di Ferri, riconoscendo il suo genio creativo e la sua naturale propensione per la musica.
Allo stesso modo, Neil Duggan, scrivendo per All About Jazz USA, sottolinea la maturità e la sensibilità artistica di Ferri, lodando il modo in cui riesce a coniugare le sue influenze con una voce originale e distintiva. L’interazione tra le sue composizioni e il virtuosismo di Kikoski è descritta come una combinazione accattivante, rendendo l’album un lavoro di grande impatto per gli appassionati del genere.
L’evento al Gregory’s Jazz Club non rappresenta solo una performance live, ma l’occasione per celebrare il talento di Gianmarco Ferri e il suo contributo al panorama musicale italiano. La selecta formazione che lo accompagna promette un’esperienza indimenticabile, mescolando tradizione e innovazione.
La reputazione di Gianmarco Ferri sta crescendo rapidamente all’interno del mondo jazzistico, e il concerto di Roma è un’opportunità per scoprire il suo lavoro, apprezzare la qualità delle sue composizioni e immergersi nel suono distintivo del suo gruppo. Per chi è appassionato di jazz e desidera conoscere il meglio della nuova generazione musicale, l’appuntamento con “On the Scene” segna un momento cruciale in cui la musica dal vivo si intreccia con la tradizione e il futuro.
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