Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Sette milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno a causa di malattie cardiovascolari, e l’Italia non è immune a questo dramma. In vista della GIORNATA MONDIALE DEL CUORE, che si tiene il 29 settembre, emerge con urgenza l’importanza di monitorare la salute cardiaca dei cittadini, affrontando i fattori di rischio e promuovendo stili di vita più salubri. Con oltre il 30% delle morti nel nostro Paese attribuite a malattie cardiache, è fondamentale sensibilizzare il pubblico e le istituzioni per attivare interventi efficaci di prevenzione.
I fattori di rischio e l’impatto delle malattie cardiovascolari
Una pandemia silenziosa
Le malattie cardiovascolari sono diventate la principale causa di morte nei Paesi occidentali, contribuendo significativamente al numero di decessi in Italia. Secondo l’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ , nel 2021 sono state registrate circa 217mila morti legate a problematiche cardiache, il che rappresenta un terzo del totale delle morti. La popolazione italiana, che invecchia rapidamente, è particolarmente vulnerabile a questi disturbi.
È fondamentale considerare i vari fattori di rischio che influiscono sulla salute cardiaca, come l’IPERTENSIONE, il COLLESTEROLIO ALTO, il DIABETE e stili di vita poco salutari, che includono il FUMO e una DIETA SCORRETTA. Questi elementi possono essere modificati attraverso scelte consapevoli, ma richiedono un’informazione adeguata e la volontà di intraprendere un cambiamento.
Il calcolatore di rischio dell’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Per questo motivo, l’ISS ha messo a disposizione un utile strumento: il “calcolatore di rischio” online. Questa piattaforma consente agli utenti di valutare la propria probabilità di incorrere in patologie cardiache nei successivi dieci anni, permettendo di comprendere l’importanza della prevenzione. Stando ai dati, un impressionante 41% degli italiani tra 18 e 69 anni presenta almeno tre fattori di rischio, mentre il 98% ha almeno uno di essi.
Questo quadro mette in evidenza l’urgenza di una maggiore consapevolezza: migliorare i comportamenti individuali non solo protegge la salute personale, ma contribuisce al benessere collettivo. È fondamentale che i MEDICI, e in particolare i medici di famiglia, comunichino con chiarezza l’importanza di adottare stili di vita salutari, incoraggiando i pazienti a prendersi cura attivamente della propria salute cardiaca.
Il maxi studio cvRisk-It: un’opportunità per la salute cardiaca
Reclutamento di 30mila cittadini per lo studio
In un passo significativo verso la prevenzione delle malattie cardiache, nel gennaio 2024 inizierà il reclutamento di 30mila cittadini tra i 40 e gli 80 anni per il progetto CVRISK-IT. Questa iniziativa, di grande importanza e supportata dal MINISTERO DELLA SALUTE con un investimento di 20 milioni di euro per il periodo 2023-2026, rappresenta l’impegno più concreto dell’Italia nella lotta contro le malattie cardiovascolari.
Lo studio, coordinato dalla RETE CARDIOLOGICA degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, intende introdurre nuove metodologie per la valutazione del rischio cardiovascolare. Verranno considerati non solo gli indicatori tradizionali, ma anche tre nuovi fattori: la componente EREDIARIA, la presenza e quantità di CALCIO CORONARICO e un’analisi approfondita dell’ARTERIA CAROTIDEA. Questa innovativa prospettiva dovrebbe migliorare la capacità di identificare soggetti ad alto rischio e, conseguentemente, di attuare misure preventive più mirate.
Rivoluzionare la prevenzione cardiovascolare
L’approccio proposto da CVRISK-IT mira a rivoluzionare il modo in cui si concepisce la prevenzione delle malattie cardiache in Italia. I partecipanti allo studio contribuiranno a una più profonda comprensione delle patologie cardiache, e, tramite i risultati, si auspicano interventi più efficaci da parte delle istituzioni sanitarie. Questo progetto potrebbe rappresentare un punto di svolta per la salute cardio-vascolare della popolazione, sottolineando l’importanza della prevenzione e della ricerca nel settore.
Il successo di queste iniziative dipende dalla partecipazione attiva dei cittadini e da un sistema sanitario che continui a investire nella salute pubblica, garantendo così un futuro più sano e consapevole.