Ultimo aggiornamento il 17 Aprile 2024 by Francesca Monti
Un giovane di 28 anni, arrestata durante gli scontri avvenuti all’università della Sapienza a Roma, è stata rilasciata dopo il processo di direttissima. Il giudice ha deciso di non disporre misure cautelari nei suoi confronti, convalidando l’arresto. L’accusa verso di lei è di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ma in aula ha respinto ogni addebito. Il prossimo passo sarà il processo fissato per il 22 maggio.
La difesa dei familiari
I genitori della ragazza arrestata e del giovane di origini libiche ancora in attesa di udienza si sono mostrati solidali con i propri figli. Hanno sottolineato che la ragazza non ha precedenti penali ed è laureata con il massimo dei voti in cooperazione internazionale. Sicuramente presente per accompagnare un amico, è stata coinvolta negli scontri e portata via dalla polizia. Il padre del giovane libico ha invece evidenziato che il figlio studia economia, non ha precedenti e soffre di gravi problemi di salute.
Contestazioni e polemiche
L’episodio degli arresti alla Sapienza ha sollevato molte contestazioni e polemiche. La presenza di forze dell’ordine schierate all’università ha generato tensione e ha portato a situazioni difficili da gestire. Le versioni dei fatti tra le forze dell’ordine e i giovani coinvolti si scontrano, alimentando la discussione sulle dinamiche degli scontri avvenuti. La vicenda si intreccia con le questioni legate alla protesta studentesca e all’uso della forza nelle operazioni di mantenimento dell’ordine pubblico.