Giovani in rete temono cyberbullismo e revenge porn: il 60% chiede più regole - avvisatore.it
Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes, in collaborazione con OneDay e la community di ScuolaZoo, il 65% dei giovani tra i 14 e i 26 anni dichiara di essere stato vittima di violenza. L’indagine coinvolge oltre 4.000 ragazzi e ragazze e i risultati sono stati presentati in occasione del Safer Internet Day, il 6 febbraio 2024, durante un incontro con le scuole organizzato in collaborazione con la Polizia di Stato – Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia.
L’indagine evidenzia che la percentuale di giovani che ha subito violenza, sia fisica che psicologica, sale al 70% tra le ragazze e all’83% tra coloro che si definiscono non binari, mentre scende al 56% tra i maschi. Le tipologie di violenza subite variano tra i generi, ad eccezione delle violenze psicologiche e verbali che colpiscono in egual misura maschi e femmine (71% in generale). Il bullismo sembra essere più diffuso tra i maschi (68%) mentre il cyberbullismo colpisce maggiormente le ragazze (21%).
Le violenze subite hanno conseguenze pesanti sui giovani. Il 75% dichiara di aver perso autostima, sicurezza e fiducia negli altri. Il 47% soffre di ansia sociale e attacchi di panico, mentre il 45% segnala isolamento e allontanamento dai coetanei. Altri effetti negativi includono difficoltà di concentrazione e basso rendimento scolastico (28%), depressione (28%), paura e rifiuto della scuola (24%), disturbi alimentari (24%) e autolesionismo (20%).
Secondo l’indagine, il web è percepito come il luogo più pericoloso dopo la scuola, indicato dal 39% dei giovani. Le ragazze lo considerano il terzo luogo più pericoloso (36%), superato dalla strada (41%), mentre tra coloro che si definiscono non binari scende al quarto posto (36%), superato sia dalla strada che dalla famiglia (entrambe al 44%). Il rischio maggiore online è il cyberbullismo, secondo il 56% dei ragazzi, seguito dal revenge porn (45%) e dal furto d’identità e perdita della privacy (35%). La percezione del web come luogo pericoloso porta il 60% dei giovani a ritenere utile una maggiore regolamentazione, mentre solo l’8% vede un rischio per la propria libertà personale con un aumento di tale regolamentazione.
“Adottare delle regole stringenti che possano prevenire e limitare la violenza in rete è sempre più fondamentale. Oggi sono gli stessi ragazzi e ragazze a chiedercelo. Ed è nostro dovere ascoltarli, e continuare a dialogare con loro per aumentare la consapevolezza su questi aspetti, perché sono loro le prime vittime di linguaggi e atteggiamenti online sempre più violenti e sempre più pervasivi.”, afferma Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia.
In conclusione, l’indagine dell’Osservatorio Indifesa evidenzia la diffusione della violenza tra i giovani, sia fisica che psicologica, con conseguenze negative sulla loro salute mentale e benessere. Il web viene percepito come un luogo pericoloso, in cui il cyberbullismo rappresenta il rischio maggiore. I giovani chiedono una maggiore regolamentazione per prevenire la violenza online e promuovere un ambiente più sicuro e sano per tutti.
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