Giovani italiani trascorrono fino a 3 ore al giorno online, preferendo social e streaming - avvisatore.it
Un recente studio promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con l’Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo dell’Università Cattolica, ha fornito uno sguardo approfondito sull’utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei minori tra gli 8 e i 16 anni. I risultati dell’indagine, intitolata “Alfabetizzazione mediatica e digitale a tutela dei minori: comportamenti, opportunità e paure dei navigatori under 16”, sono stati presentati oggi a Milano.
Lo studio ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.677 bambini e adolescenti, suddivisi per genere, età, zona e ampiezza del comune di residenza. La ricerca è stata condotta in diverse fasi, tra cui interviste online, compilazione di diari giornalieri di consumo e focus group collaborativi. Inoltre, sono stati analizzati 1.000 contenuti mediali indicati dai minori stessi.
I risultati dell’indagine hanno rivelato che la maggior parte dei minori trascorre da una a tre ore al giorno online, con uno su cinque che supera le quattro ore. I dispositivi più utilizzati sono gli smartphone, utilizzati dal 94% dei minori. Inoltre, sette ragazzi su dieci, compresi i bambini tra gli 8 e i 10 anni, utilizzano regolarmente i social e le piattaforme streaming.
Le motivazioni che spingono i minori a trascorrere tanto tempo online sono molteplici. Tra queste, il bisogno di un sostegno emotivo, la sete di conoscenza e intrattenimento, la ricerca di sensazioni forti e la necessità di socializzare e performare. Tuttavia, l’uso eccessivo degli smartphone è percepito come un problema da una parte del campione, in particolare tra i 14-15enni e tra le ragazze.
Nonostante i benefici, l’utilizzo dei dispositivi digitali comporta anche rischi. Quattro intervistati su dieci hanno raccontato di aver avuto esperienze negative online, con una maggiore incidenza tra i più fragili e i più presenti online. Inoltre, molti minori hanno incontrato contenuti inadatti, soprattutto su YouTube. Tuttavia, i minori hanno espresso fiducia in piattaforme come Whatsapp, Instagram e Pinterest, mentre YouTube è stato considerato meno affidabile.
Per quanto riguarda il controllo da parte dei genitori sull’uso degli smartphone, circa l’80% utilizza strumenti come il parental control. Tuttavia, gli esperti avvertono che un eccessivo controllo potrebbe inibire lo sviluppo di competenze e autonomia, rendendo la navigazione più rischiosa. Inoltre, il 42% dei minori ha riportato esperienze negative sui social, con una maggiore incidenza tra coloro che condividono contenuti personali con sconosciuti e tra gli utenti più fragili.
In conclusione, lo studio ha fornito un quadro dettagliato sull’utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei minori. Se da un lato l’accesso alla rete offre opportunità di apprendimento e socializzazione, dall’altro comporta rischi che devono essere affrontati con attenzione da parte dei genitori e degli educatori.
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