Giovanni Allevi: L’ospedale celebra il suo grazie, un momento di grande significato per la nostra missione

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Giovanni Allevi: L'ospedale celebra il suo grazie, un momento di grande significato per la nostra missione - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Giovanni Allevi: La gratitudine per la cura e la speranza

Il maestro Giovanni Allevi ha raccontato ieri dal palco di Sanremo il suo percorso di lotta contro il mieloma multiplo, una malattia che lo ha costretto a una pausa di quasi due anni dalla sua carriera musicale. Durante la sua esibizione, Allevi ha espresso la sua gratitudine verso i medici, gli infermieri e tutto il personale dell’Istituto nazionale tumori di Milano, dove è in cura. Ha descritto il suo lungo periodo di degenza, in cui ha vissuto la febbre costante e ha ammirato gli “albe e tramonti che non si contano”. Il direttore generale dell’istituto, Carlo Nicora, ha commentato le parole di Allevi, sottolineando che quando un paziente esprime gratitudine significa che la missione di cura è stata raggiunta.

Allevi ha condiviso la sua esperienza di malattia durante il festival di Sanremo, sottolineando di aver perso molto, tra cui il suo lavoro e le sue certezze, ma non la speranza. Il direttore generale Nicora ha commentato che i pazienti oncologici cercano sempre la possibilità di guarire e vivono un binomio di “cura e speranza”. Ha sottolineato l’importanza di un rapporto umano tra medici e pazienti, che va oltre le competenze tecniche e abbraccia l’aspetto emotivo. Nicora ha affermato che quando un paziente dice grazie, significa che la medicina ha raggiunto il suo scopo più alto.

Nicora ha sottolineato che i pazienti si affidano con fiducia agli ospedali, portando con sé la certezza di ricevere la migliore cura e la speranza di guarire. Ha evidenziato che il rapporto professionale tra medici e pazienti si basa su una relazione umana, che richiede investimenti, organizzazione e una struttura adeguata. Nicora ha affermato che quando un paziente esprime gratitudine, significa che la medicina è riuscita a trasferire competenza, innovazione, tecnologia e farmaci all’interno di una relazione umana.

Allevi ha anche espresso la sua gratitudine verso gli altri pazienti che condividono la sua battaglia contro il cancro. Ha definito questi pazienti “guerrieri” e ha chiesto un applauso per loro durante la sua esibizione a Sanremo. Nicora ha sottolineato che il successo della relazione di cura si basa sulla forza, l’affetto e l’esempio che i pazienti si scambiano tra loro. Ha affermato che il suo ruolo come direttore generale è quello di creare le condizioni affinché questa relazione umana possa svilupparsi.

Nicora ha concluso citando le parole di un medico che è stato anche paziente, Mario Melazzini, che affermava: “Guarire quando è possibile, curare spesso, consolare sempre”. Ha sottolineato che questa frase rappresenta l’esperienza umana di un medico che si è trovato improvvisamente dalla parte del paziente. La Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche (Fnopi) ha elogiato le parole di Allevi e ha promesso di essere sempre al suo fianco e al fianco di chiunque abbia bisogno di cura.

In conclusione, le parole di gratitudine di Giovanni Allevi durante il festival di Sanremo hanno evidenziato l’importanza della cura e della speranza nella lotta contro il cancro. La relazione umana tra medici e pazienti è fondamentale per il successo della cura e rappresenta la missione più alta della medicina. La gratitudine di un paziente è un segno che questa missione è stata raggiunta e che la medicina ha trasferito competenza e innovazione all’interno di una relazione umana.

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