Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2024 by Emiliano Belmonte
Con il Giubileo del 2025 alle porte e oltre 6000 cantieri aperti a Roma, la situazione della città è già oggi difficilmente gestibile, specialmente considerando l’arrivo previsto di circa 35 milioni di pellegrini. In risposta a questa sfida logistica, il sindaco Roberto Gualtieri ha proposto una misura straordinaria: obbligare i dipendenti degli uffici pubblici al lavoro da remoto per ridurre il traffico cittadino. Una soluzione che, tuttavia, ha scatenato forti reazioni e critiche.
Lo smart working come misura temporanea: le critiche di Ermenegildo Rossi
Tra i critici della decisione spicca Ermenegildo Rossi, segretario dell’Ugl di Roma e Provincia, che ha attaccato la proposta di Gualtieri, definendola “surreale e improvvisata”. “Roma si trova in una condizione insostenibile,” ha dichiarato Rossi, “ma siamo sicuri che lo smart working debba essere solo uno strumento temporaneo per decongestionare il traffico?”. Rossi ha sottolineato la necessità di una gestione più strutturata e di lungo termine, piuttosto che di misure emergenziali che, a suo parere, non risolvono i problemi alla radice.
Una misura tardiva e temporanea
Rossi ha anche espresso perplessità sulla tempistica dell’iniziativa. “Perché solo ora, a pochi giorni dall’apertura della Porta Santa, e solo per un periodo limitato?” ha domandato il segretario, accusando l’amministrazione di opportunismo politico. Secondo Rossi, una misura così importante andrebbe pianificata con maggiore responsabilità, considerata come una soluzione strutturale e non come un’azione occasionale.
L’ultimo ingorgo a due passi da San Pietro
Le difficoltà di Roma nella gestione del traffico sono state evidenziate anche dall’ultimo clamoroso ingorgo avvenuto lunedì a pochi passi da San Pietro, dove una semplice macchina in doppia fila su via Gregorio VII ha causato un blocco totale. La scena, immortalata e condivisa sui social, ha scatenato ulteriori critiche sulla gestione del traffico cittadino.
Una soluzione temporanea o un’opportunità persa?
Rossi conclude criticando l’approccio del sindaco: “Lo smart working dovrebbe essere una soluzione strutturale, applicata con una visione di insieme, e non solo quando fa comodo. È evidente che Gualtieri ha optato per una misura strumentale per mascherare l’incapacità di affrontare in modo efficace i problemi del traffico cittadino.”