Giulia Cecchettin, laureata con una tesi commemorativa: l’atto d’amore di suo padre

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Giulia Cecchettin, laureata con una tesi commemorativa: l'atto d'amore di suo padre - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

Giulia Cecchettin riceve la laurea alla memoria: un atto d’amore per una giovane promessa

La cerimonia di consegna della laurea alla memoria di Giulia Cecchettin all’Università di Padova è stata un momento toccante, un “atto d’amore” per una giovane donna che è stata privata della possibilità di celebrare il suo traguardo. La studentessa di 22 anni è stata brutalmente uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, solo cinque giorni prima della sua laurea in Ingegneria biomedica. La famiglia e gli amici di Giulia si sono riuniti per “riprendere” ciò che le è stato strappato, onorando la sua memoria e il suo impegno.

Il ricordo commosso del padre e la forza di Elena

Il padre di Giulia, Gino, ha espresso il suo orgoglio per la figlia e il dolore per la sua perdita. Ha ricordato come Giulia avesse scelto di studiare Ingegneria nonostante la sua passione per le Lettere, dimostrando un grande impegno e determinazione. “Ero fiducioso che avresti fatto grandi cose”, ha detto Gino, “farò il possibile perché il tuo nome e il tuo esempio di vita possano ispirare gli altri”. La sorella di Giulia, Elena, ha elogiato la sua intelligenza e la sua dedizione agli studi, sottolineando l’importanza di non dimenticare ciò che Giulia avrebbe potuto realizzare se le fosse stata data l’opportunità. “Non dobbiamo dimenticarcene perché a nessuna altra donna venga tolta la possibilità di farlo”, ha affermato Elena.

L’Ateneo di Padova rende omaggio a Giulia Cecchettin

La rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, ha descritto Giulia come un “primo violino”, una studentessa brillante e appassionata. Giulia aveva svolto una tesi sulla rigenerazione dei tessuti tracheali, dimostrando un impegno serio e costante. La rettrice ha sottolineato l’importanza di combattere la violenza sulle donne e ha annunciato che l’Ateneo ha dedicato a Giulia una panchina rossa simbolo contro la violenza di genere, un’aula e un premio di laurea a lei intitolati. “La storia di Giulia ci deve insegnare che mai a nessuno devono essere strappati i sogni”, ha detto un’amica di Giulia, “tutti dobbiamo impegnarci perché questo avvenga”.

La cerimonia di consegna della laurea alla memoria di Giulia Cecchettin è stata un momento di commozione e riflessione. È stato un modo per onorare la sua memoria e per ricordare che la violenza sulle donne non può essere ignorata. Giulia era una giovane promessa, una studentessa brillante e determinata. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile, ma il suo esempio di vita continuerà a ispirare gli altri.

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