Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Nel corso del processo riguardante l’omicidio di Giulia Tramontano, il medico legale Nicola Galante ha rivelato una scoperta scioccante. La giovane di 29 anni è stata brutalmente assassinata con 37 coltellate, che hanno causato una massiva emorragia acuta e lesioni vascolari cervicali e toraciche. Una serie di eventi tragici si è verificata nell’abitazione di Senago, nel Milanese, dove l’ex compagno Alessandro Impagnatiello ha compiuto questo orribile gesto.
La Brutalità dell’Assassinio
Le prove presentate davanti alla Corte di Assise di Milano hanno svelato dettagli agghiaccianti sulla tragica fine di Giulia Tramontano. Il medico legale ha descritto come la vittima è stata attaccata senza pietà, subendo 37 coltellate che hanno causato danni irreparabili al suo corpo. Inoltre, è emerso che la morte del feto di Giulia è avvenuta successivamente alla morte della madre, a causa di un’emorragia materna che ha portato a un’insufficienza vascolare letale.
Un Assassino Spietato
L’ex barman Alessandro Impagnatiello è stato identificato come l’autore di questo atroce delitto, perpetrato nell’intimità della loro casa coniugale. Le indagini hanno rivelato la mancanza di lesioni da difesa sul corpo di Giulia, indicando un attacco brutale e insensato da parte dell’aggressore. La comunità locale è stata scossa da questa violenta tragedia, che ha sconvolto le vite di molte persone coinvolte.
Impatto Sociale e Legale
L’omicidio di Giulia Tramontano ha generato un profondo impatto emotivo nella società, sollevando questioni cruciali sulla violenza di genere e sulla protezione delle vittime di abusi domestici. Il caso ha portato alla ribalta l’importanza di aumentare la consapevolezza sui segnali di pericolo nelle relazioni e sull’urgente necessità di fornire sostegno alle persone vulnerabili. Le autorità competenti stanno affrontando il processo giudiziario con la massima serietà, cercando giustizia per Giulia e per il suo bambino non ancora nato.