Ultimo aggiornamento il 14 Marzo 2024 by Giordana Bellante
L’Influencer Sotto Accusa: Omessa Dichiarazione di 120mila Euro
La popolare influencer Giusy Rizzotto è stata recentemente nel mirino della Guardia di Finanza per aver omesso di dichiarare al fisco un’esorbitante somma di denaro, pari a 120mila euro. Le Fiamme Gialle hanno mosso contestazioni riguardo alla mancanza di trasparenza nelle dichiarazioni dei redditi comprese nel periodo tra il 2017 e il 2023. Secondo quanto riportato da RaiNews, i ricavi non dichiarati sembrano derivare principalmente dall’acquisto di abbonamenti o di singoli contenuti digitali su una piattaforma per adulti, così come dai compensi generati sui social media in base al successo ottenuto dalle pubblicazioni e dall’interazione dei follower.
La Risposta di Giusy Rizzotto e il Conto Estero Sospetto
Durante l’indagine condotta sulle transazioni bancarie, è emersa la presenza di un conto corrente estero su cui sarebbero stati depositati una parte dei ricavi non dichiarati dall’influencer. Nel 2021, Giusy Rizzotto, originaria della Sicilia ma residente a Savona da tempo, si era presentata come candidata alle elezioni comunali di Savona nella lista di Fi-Udc. In una dichiarazione successiva, l’influencer ha cercato di minimizzare la questione parlando di “cifre decisamente inferiori” rispetto a quanto contestatole. Ha evidenziato di aver già ridotto di oltre 300 mila euro l’importo oggetto di discussione e di aver avviato un percorso di regolarizzazione attraverso un processo di “adesione”.
La Visione di Giusy Rizzotto: Questioni Normative e Errori Comuni
In risposta alle accuse, Giusy Rizzotto ha ammesso possibili errori nel passato dimostrando comprensione verso le normative poco chiare in vigore all’epoca. In un’intervista al Tgr Liguria, ha dichiarato che “non si fanno i miliardi, non è così che funziona”. Ha confessato di aver commesso errori riguardanti entrate non dichiarate, ammettendo che le normative sulle dichiarazioni di introiti erano poco chiare, soprattutto in passato. Tuttavia, ha sottolineato che i suoi guadagni non erano così elevati come potrebbe sembrare e che gran parte delle transazioni avvenivano mediante baratti di servizi per visibilità online.