Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Il consumo di pasta rappresenta una tradizione gastronomica profondamente radicata nella cultura italiana. Con un consumo pro capite di 23 chilogrammi all’anno, è evidente che la pasta occupa un posto speciale nella dieta degli italiani. Tuttavia, una recente ricerca condotta da AstraRicerche per Unione Italiana Food ha svelato che molti cittadini non conoscono le diverse tipologie di pasta e i metodi di produzione. Oltre a rivelare le preferenze culinarie nazionali, lo studio indica un forte desiderio di approfondire le proprie conoscenze in merito, con il 93,3% degli intervistati desideroso di saperne di più.
La conoscenza della pasta tra gli italiani
Dati sorprendenti sui consumatori di pasta
Secondo il rapporto, solo il 43,2% degli italiani è in grado di identificare un singolo tipo di pasta, mentre un modesto 21,6% riesce a riconoscere due varietà diverse. Tuttavia, una cifra ancora più sorprendente emerge dal dato che indica che solo il 24,5% degli italiani è in grado di distinguere tre o più tipologie. Altro aspetto rilevante è il fatto che il 10,7% degli intervistati ignora l’esistenza dei differenti processi di produzione della pasta, tra cui l’impasto, la trafilatura, l’essiccazione e il raffreddamento. Queste fasi sono cruciali poiché influiscono profondamente sulle caratteristiche e sulla qualità del prodotto finale.
Altro dato interessante è che, nonostante la scarsa conoscenza delle varietà e dei processi, gli italiani dimostrano un forte interesse a migliorare la propria cultura gastronomica. Con una percentuale significativa di persone che esprimono la volontà di apprendere di più sulla pasta, emerge un chiaro segnale che la passione per la cucina nostrana è viva e vegeta. Questo desiderio di approfondire le proprie conoscenze gastronomiche può essere interpretato come un’opportunità per ristoratori e produttori di pasta di educare e affascinare un pubblico sempre più curioso.
Le tipologie di pasta e le loro funzioni gastronomiche
Pasta everyday: la scelta versatile
La ricerca di Unione Italiana Food ha identificato quattro categorie principali di pasta, ciascuna caratterizzata da specifiche proprietà e usi gastronomici. La prima è la pasta ‘everyday’, un tipo versatile e facilmente accessibile, ideale per chi non ha esperienze culinarie particolari. Questa tipologia, solitamente trafilata al teflon e prodotta in grandi volumi, è particolarmente indicata per preparazioni rapide, risultando perfetta per i pranzi e le cene della vita quotidiana. La sua facilità di cottura la rende una scelta sicura anche per i meno esperti in cucina.
Pasta per ricette particolari
La seconda categoria è quella della pasta per ricette particolari, spesso trafilata al bronzo e realizzata con grano duro ad alto contenuto proteico. Questa varietà si contraddistingue per una superficie porosa e ruvida, capace di trattenere in modo ottimale il condimento. La consapevolezza delle diverse preparazioni culinarie in cui può essere utilizzata la rende ideale per piatti più elaborati, dove l’equilibrio tra pasta e sugo è fondamentale. Scegliere questa tipologia di pasta significa conferire un ulteriore livello di qualità e complessità al piatto finale.
Pasta per la grande ristorazione e alta cucina
Per la grande ristorazione, la pasta deve anche mantenere una consistenza al dente, capace di conservarsi perfetta fino a 48 ore, un aspetto fondamentale per chi lavora in contesti di servizio alimentare. Infine, esiste la pasta per l’alta cucina, dedicata a occasioni speciali e caratterizzata da un contenuto proteico superiore. Questa varietà è robusta e rilascia amido durante la cottura, aspetto che può rappresentare una sfida per chi non ha esperienze consolidate in cucina. È adatta a cuochi esperti in cerca di una performance gastronomica superiore, dedicata ai palati più esigenti.
L’opinione di esperti sulla scelta della pasta
Il parere di uno chef stellato
Nel dibattito sulla scelta della pasta ideale, la voce di esperti come Peppe Guida, chef di un ristorante con una stella Michelin, si rivela di grande importanza. Guida sottolinea che la pasta ideale deve possedere tre caratteristiche fondamentali: digeribilità, carnosità e giusta consistenza al morso. Secondo il suo punto di vista, la scelta della trafila — che può essere al teflon o al bronzo — deve essere guidata dalla natura del condimento utilizzato. Per sughi più liquidi, una pasta che trattiene maggiormente il sugo è preferibile, mentre per preparazioni più strutturate è consigliata una varietà più liscia. Le considerazioni dello chef evidenziano come la scelta della pasta non sia affatto scontata, ma piuttosto un’arte che richiede attenzione e competenza.
Questo approfondimento evidenzia non solo l’importanza culturale della pasta in Italia, ma anche il crescente interesse degli italiani nell’apprendere e valorizzare la tradizione culinaria nazionale, rendendo la gastronomia un elemento centrale nella vita quotidiana.