Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
Nel romanzo di J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, la complessa relazione tra Gollum e Shelob svela aspetti ambigui e tenebrosi.
L’incontro tra Gollum e Shelob
Shelob, descritta come un mostruoso ragno famelico, risparmia Gollum per motivi insoliti. La magrezza di Gollum lo rende un servo più utile che un pasto, portando alla formazione di un oscuro patto tra i due. Nel capitolo “La tana di Shelob”, Tolkien racconta l’incontro avvenuto nel 2980 della Terza Era, dove Gollum, fuggito a Torech Ungol, incontra il ragno gigante.
Il tradimento di Gollum
Il ruolo di Gollum diventa chiave quando, ingannando Frodo e Sam, li attira nella tana di Shelob. L’aspettativa del misero Gollum è che il ragno divori Frodo, lasciando l’Anello. Tuttavia, le cose prendono una piega diversa con l’intervento risolutivo di Sam, che salva Frodo dalla minaccia di Shelob.
L’oscura influenza di Shelob
Sebbene il film di Peter Jackson tralasci dettagli, il romanzo di Tolkien rivela che Gollum conosce Shelob grazie alla sua prigionia a Mordor. Tale legame permette a Gollum di muoversi nell’oscura tana del ragno, alimentando la sua discesa morale. La relazione tra Gollum e Shelob rimanda a un passato simile con Morgoth e Ungoliant ne “Il Silmarillion”, sottolineando le alleanze malvagie con creature terrificanti.
La caduta di Gollum
L’influenza negativa di Shelob accentua la corruzione di Gollum, spingendolo verso l’autodistruzione. La malignità del ragno gigante taglia fuori Gollum dalla redenzione, contribuendo al suo tragico destino. Tale tema ricorrente ne “Il Signore degli Anelli” evidenzia come il male porti alla propria rovina, con Shelob che amplifica la decadenza di Gollum fino alla sua fine.
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