Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2024 by Redazione
Il governo israeliano sta promuovendo il reinsediamento dei palestinesi da Gaza
Il governo israeliano sta portando avanti trattative segrete con il Congo e altri Paesi per facilitare il reinsediamento dei palestinesi da Gaza. Secondo il Times of Israel, la coalizione guidata dal premier Benjamin Netanyahu sta cercando di trovare Paesi disposti ad accogliere migliaia di immigrati provenienti da Gaza. Una fonte dal gabinetto di sicurezza ha confermato che il Congo è disponibile ad accogliere migranti e che sono in corso trattative con altri Paesi.
Netanyahu annuncia il piano di migrazione volontaria degli abitanti di Gaza
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato durante una riunione del Likud che il governo sta lavorando per facilitare la migrazione volontaria degli abitanti di Gaza verso altri Paesi. Netanyahu ha sottolineato la necessità di trovare Paesi disposti ad accogliere i palestinesi e ha affermato che il governo sta lavorando per raggiungere questo obiettivo. I partiti di estrema destra, come il Partito Sionista Religioso e Otzma Yehudit, sono i principali sostenitori di questo piano di migrazione.
Il Dipartimento di Stato americano critica il piano di reinsediamento dei palestinesi
Il Dipartimento di Stato americano ha criticato il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir per aver sostenuto il reinsediamento dei palestinesi fuori da Gaza. Il Dipartimento di Stato ha definito la loro retorica “infiammatoria e irresponsabile”. Tuttavia, Smotrich ha respinto le critiche, sostenendo che oltre il 70% degli israeliani sostiene l’idea di incoraggiare l’immigrazione volontaria a causa delle minacce provenienti da Gaza. Nonostante le dichiarazioni del governo che Smotrich e Ben Gvir non rappresentano la politica ufficiale, diversi ministri e legislatori del Likud hanno espresso il loro sostegno al piano di migrazione.
Il ministro dell’Intelligence sostiene il programma di migrazione volontaria
Il ministro dell’Intelligence Gila Gamliel ha sostenuto il programma di migrazione volontaria come la soluzione migliore per il dopo guerra a Gaza. Durante una conferenza alla Knesset, Gamliel ha affermato che alla fine della guerra, il governo di Hamas crollerà e la popolazione civile dipenderà interamente dagli aiuti umanitari. Ha inoltre sottolineato che non ci sarà lavoro e che il 60% dei terreni agricoli di Gaza diventerà zone cuscinetto di sicurezza. Gamliel ha quindi sostenuto che il programma di migrazione volontaria è la soluzione più realistica per il futuro di Gaza.
Conclusioni
Il governo israeliano sta portando avanti trattative segrete per facilitare il reinsediamento dei palestinesi da Gaza. Il premier Netanyahu ha annunciato il piano di migrazione volontaria degli abitanti di Gaza e ha ricevuto il sostegno di partiti di estrema destra. Tuttavia, il Dipartimento di Stato americano ha criticato il piano e diversi ministri del Likud hanno espresso il loro sostegno. Il ministro dell’Intelligence Gamliel ha sostenuto che il programma di migrazione volontaria è la soluzione migliore per il dopo guerra a Gaza.