Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il governo guidato da Giorgia Meloni si prepara a una settimana decisiva con un vertice fissato per il 30 agosto. Durante questo incontro tra Meloni, Salvini e Tajani, i leader dovranno affrontare diversi temi chiave, tra cui la proposta del commissario italiano da presentare alla Commissione Europea, cui scadenza è fissata entro fine mese. Il nome più probabile al momento è quello del ministro Fitto, ma le discussioni si svolgeranno in un contesto caratterizzato da diversi nodi critici, incluso il rispetto della parità di genere.
Le sfide della nomina del commissario italiano
Tempistiche e scadenze
Il summit di fine agosto rappresenta un passaggio fondamentale per l’esecutivo italiano. Entro il 31 agosto, il governo deve inviare a Bruxelles il nome di un candidato da inserire in un ruolo di rilievo nella nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen. Questo processo implica non solo la scelta del nominativo, ma anche una serie di consultazioni interne e politiche in un’atmosfera di crescente pressione.
All’orizzonte, il volto più accreditato rimane quello del ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Pnrr, Raffaele Fitto, indicato come forte contendente. Tuttavia, l’incertezza persiste, e scelte passate come la considerazione di Elisabetta Belloni sembrano ormai superate dalle evoluzioni politiche correnti. Con la nomina del commissario, si configura un’opportunità per l’Italia di rafforzare la propria posizione all’interno dell’Unione Europea, ma l’insoddisfazione per il rispetto della parità di genere pesa sul dibattito.
La questione della parità di genere
Uno dei punti più controversi è la richiesta reiterata da von der Leyen riguardo alla parità di genere, che pare destinata a non trovare compimento. L’attuale situazione mostra una netta predominanza di candidati maschi, con ben 16 uomini su 22 proposti fino a questo momento. Questo squilibrio evidenzia la difficoltà di raggiungere l’equilibrio di genere auspicato, con il rischio che l’obiettivo di una Commissione più inclusiva venga compromesso.
Al momento, i paesi che hanno già presentato i propri candidati, come Cipro e Lituania, hanno optato esclusivamente per uomini. La Danimarca potrebbe seguire la stessa strada, contribuendo a un trend che rende sempre più difficile l’implementazione della parità di genere. Questo scenario contrasta con la composizione della commissione uscente, che vantava una distribuzione equa tra uomini e donne.
Il processo di conferma dei commissari
L’iter parlamentare
Una volta proposto il nome del commissario dall’Italia, il candidato dovrà affrontare un processo di approvazione dal Parlamento Europeo. Questo passaggio fondamentale include audizioni dettagliate, in cui i commissari designati vengono esaminati singolarmente. Questo step potrebbe riservare sorprese, sia per quanto riguarda le domande degli eurodeputati sia per l’esito finale del voto.
L’andamento delle audizioni e il processo di approvazione potrebbero generare dinamiche inaspettate dati i contrasti esistenti. Le dinamiche politiche interne alla Commissione, unite alla pressione di vari stati membri, si preannunciano complesse. A questo punto è difficile prevedere se Ursula von der Leyen deciderà di avviare un conflitto sul tema della parità di genere, considerando il contesto difficile in cui si trova.
La posizione di von der Leyen
La presidente della Commissione ha già dichiarato, in sede di insediamento nel luglio 2019, la sua intenzione di garantire la parità di genere nel nuovo collegio. Tuttavia, la strada da percorrere si sta rivelando più impervia del previsto, con diversi stati membri che continuano a non proporre candidature femminili. La situazione attuale potrebbe porre von der Leyen di fronte a un bivio: mantenere ferme le sue posizioni di fronte agli stati membri o cedere a un approccio più pragmatico per evitare conflitti con i paesi. La settimana che si apre potrebbe rivelarsi cruciale, con possibili evoluzioni che potrebbero influenzare la composizione della futura Commissione Europea.